Prevenzione incendi: una proposta per la formazione a distanza

Proposto ai Vigili del Fuoco un documento redatto dai Consigli delle professioni tecniche. Al centro la proposta di fare formazione a distanza sulla prevenzione incendi

Formazione a distanza per le professioni tecniche in materia diprevenzione incendi: si tratta di una proposta elaborata dai rappresentanti delle professioni tecniche e presentata nei giorni scorsi a un tavolo di lavoro tenutosi presso la direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica del Dipartimento dei Vigili del Fuoco.

È la prima volta che in tema di prevenzione incendi si parla diaggiornamento professionale con modalità FaD (Formazione a Distanza). La proposta presentata al tavolo di lavoro sui corsi e i seminari in materia di prevenzione incendi punta a disciplinare le modalità di erogazione della formazione professionale con linee guida ben precise.

Con questa modalità di formazione, i professionisti che operano nel settore della prevenzione incendi potrebbero aggiornarsi con uno strumento che permetterebbe loro un elevato grado di flessibilità e personalizzazione del processo formativo, oltre a un costo più contenuto.

“L’iniziativa si inserisce all’interno di un percorso volto a tutelare le esigenze dei tecnici, prestando la massima attenzione all’aggiornamento professionale e all’accessibilità/fruibilità dei corsi”, ha dichiarato Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio nazionale geometri e geometri laureati, presente al tavolo insieme all’Ing. Cosimo Pulito, direttore centrale prevenzione e sicurezza tecnica del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, e ai rappresentati deiConsigli Nazionali dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali,Agrotecnici e Agrotecnici Laureati, Architetti P.P.C., Chimici,Ingegneri, Periti Agrari e Periti Agrari Laureati, Periti Industriali e Periti Industriali Laureati.

“Crediamo molto nella collaborazione fra l’Amministrazione dello Stato, gli Ordini Professionali e le Associazioni di Categoria, affinché le norme siano condivise e, soprattutto, rispettate”, ha dichiarato Polito. Il prossimo passo atteso sarà una iniziale sperimentazione, poi il vaglio generale e la successiva emanazione di una circolare autorizzativa da parte della Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica del Dipartimento dei Vigili del Fuoco.

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