LE MINACCE
Qualche esempio? «C’è chi arriva a dire di sparare direttamente a lui. Minacce vere e proprie che, almeno tra professionisti, avrei preferito non dover leggere». Ma la posizione del presidente, resta in ogni caso irremovibile. «Non nascondo il mio parere personale su questa brutta storia, che sta facendo del male, e non poco, a tutto il nostro settore. Io stesso non concepisco come sia possibile passare la vita a salvare gli animali e poi prendersi una vacanza per dargli la caccia e ucciderli. Detto questo, Ponzetto non ha infranto nessuna legge e non è quindi punibile in alcun modo. Quello che ha fatto può essere criticato, ma non condannato da questo ordine». Qualcuno potrebbe dunque lasciare spontaneamente l’albo? «Penso più a una provocazione che a un’ipotesi verosimile».
CANILE NEL MIRINO
Intanto, le polemiche si sono già spostate sul canile di Caluso, dove Ponzetto ricopre da sedici anni il delicato in carico di direttore sanitario. Da giorni il sito internet della struttura e il profilo Facebook sono presi d’assalto da chi si professa animalista. L’invito, anche in questo caso, è quello di boicottare il centro per costringerlo ad allontanare il dottore. «Non andrei mai da un veterinario che uccide animali così fantastici che andrebbero protetti – scrive Tiziana -. Se usa i soldi che guadagna salvando i cani per uccidere leoni, dovrebbe essere disoccupato. Chiedo ai miei paesani di cambiare veterinario».
Ma tra i tanti post, c’è anche chi lo difende. «Conosco personalmente la persona in questione – replica Flavio -, e pur non amando la caccia e la sua passione, posso affermare che si tratta di un ottimo medico. Che svolge il proprio lavoro con sincero amore verso i suoi pazienti». Ma le proteste e le critiche a valanga non si placano. Qualcuno inserisce un’altra immagine: Ponzetto accanto a un lupo bielorusso. A terra la neve rossa di sangue. «Questo personaggio è da boicottare». «Facciamogli brutta pubblicità».