Fino al 1976, in Italia il 1° ottobre segnava l’inizio ufficiale dell’anno scolastico per tutti gli studenti, da nord a sud. Questa data era diventata un simbolo nella vita scolastica, poiché non solo segnava il ritorno alle lezioni dopo le lunghe vacanze estive, ma coinvolgeva anche i cosiddetti “remigini”, i bambini che iniziavano la prima elementare. Essi furono chiamati così in onore di San Remigio, il cui giorno si celebra proprio il 1° ottobre. La giornata era caratterizzata da riti e cerimonie che celebravano l’inizio di una nuova fase nella vita scolastica .
Questo sistema rimase in vigore fino a quando, nel 1977, la legge n. 517 introducesse significativi cambiamenti, anticipando l’apertura delle scuole a settembre e introducendo una maggiore flessibilità nel calendario scolastico. La riforma, oltre a eliminare gli esami di riparazione per le scuole elementari e medie, aveva lo scopo di migliorare la gestione dell’anno scolastico, armonizzando la chiusura delle lezioni entro giugno. L’idea era anche di ridurre la dispersione scolastica e migliorare la programmazione delle attività educative
Questo cambiamento fu dettato da vari fattori sociali, tra cui l’aumento del numero di donne lavoratrici e la necessità di ridurre il periodo di inattività estiva, che per molte famiglie diventava difficile da gestire. Durante gli anni ’70, infatti, le vacanze estive erano molto lunghe, arrivando a durare oltre tre mesi, una situazione che richiedeva una revisione del calendario scolastico in funzione dei nuovi bisogni sociali
Nonostante la flessibilità introdotta dal nuovo sistema, la nostalgia per l’inizio delle lezioni il 1° ottobre è rimasta forte. Negli anni successivi ci furono numerosi tentativi di riportare l’inizio dell’anno scolastico a questa data, ma nessuno di questi progetti si concretizzò. Nel 2010, durante il mandato dell’allora ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, ci furono discussioni su un possibile ritorno a questa tradizione, ma alla fine non se ne fece nulla. Al contrario, negli ultimi decenni si è registrata una tendenza a utilizzare le strutture scolastiche anche durante l’estate per attività extracurricolari, un’opzione considerata utile soprattutto nelle aree ad alto rischio di dispersione scolastica
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Oggi, il 1° ottobre rimane un ricordo storico e nostalgico per molte generazioni, legato a immagini di bambini in grembiule con cartelle semplici, pronti a iniziare l’anno scolastico in un clima di solennità che segnalava l’inizio di una nuova avventura.
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