Chissà se ora avranno cambiato idea e si saranno resi conto di quanto grossolana fosse stata la loro previsione. Forse già quando Jacob aveva 10 anni e si iscriveva all’università avranno avuto qualche ripensamento. Forse mentre compiva passi da gigante, creava un’associazione per aiutare i ragazzi con la sua stessa malattia (Sindrome di Asperger), mentre stupiva tutti diventando tutor di studenti più grandi di lui. Frose a quel punto i medici si sarann oresi conto del loro errore. Lui stesso durante un discorso pubblico ha scherzato su questa cosa dicendo: “Non dovrei essere qui, avevano detto che non avrei mai parlato”.
La vita di Jacob però non è tutta rosa e fiori e sua madre racconta che quella di suo figlio è una dura battaglia costante con la sua malattia: “Deve superarsi ogni giorno. Ci sono cose che sa di se stesso con le quali prende le misure quotidianamente”.
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