Fondi alle partite Iva per l’attività sospesa. Anche per un giorno
Tornando agli autonomi, c’è da dire che non si fanno valutazioni: se un professionista non ha lavorato per mesi e un altro non l’ha fatto per molto meno non c’è differenza, se l’Isee è di 10mila o 100mila euro non cambia niente. Alla fine chi ha diritto al beneficio prende quella somma, fissa, di 5mila euro. Perché l’unica regola è la sospensione dell’attività a causa del sisma. Su tutto questo aleggia il ‘generatore di Lehmer’, che non è una qualche diavoleria tecnologica ma l’algoritmo che sta alla base di un generatore di numeri pseudo-casuali, che a sua volta è il sistema scelto per il controllo: che verrà effettuato su un campione del 5% delle domande ricevute.
In tutto questo la discriminante è una sola e riguarda i grandi centri, quelli del cosidetto ‘cratere bis’: nella fattispecie si tratta dei residenti di Ascoli, Macerata e Fabriano i quali, nella fase di redazione dell’istanza, hanno dovuto certificare l’inagibilità del fabbricato, casa di abitazione, studio professionale o azienda. Forse nella foga dei decreti a nessuno sarà venuto in mente di pensare a differenziazioni su base reddituale e in relazione al tempo di sospensione dell’attività, due elementi che avrebbero reso sicuramente più equa la distribuzione delle risorse: ma almeno l’inagibilità, il danno vero subito, poteva essere una condizione da far valere per tutti. Sarà per la prossima volta. (Fonte)