ACCADDE OGGI – Vajont, l’onda assassina 60 anni dopo: Una Tragedia Che Non Deve Essere Dimenticata

Il 9 ottobre 1963, alle 22:39, una frana di proporzioni bibliche si staccò dal possente Monte Toc, precipitando nel bacino artificiale del Vajont, in Friuli-Venezia Giulia. Il terrificante impatto con l’acqua generò un’onda mostruosa alta circa 50 metri che, inesorabilmente, superò la diga, riversandosi nella valle del Piave. Ciò che rimaneva del paese di Longarone venne spazzato via, e quasi duemila vite furono tragicamente spezzate.

Il disastro del Vajont rappresenta uno dei capitoli più neri nella storia italiana, una strage colposa che poteva essere evitata.

Le Cause del Disastro

Le cause che portarono a questa catastrofe sono intrise di negligenza e disattenzione. In primo luogo, alcuni geologi avevano avvertito dell’imminente pericolo di una frana, ma la Società Adriatica di Elettricità (SADE), l’ente responsabile della costruzione della diga, scelse di ignorare tali avvertimenti.

In secondo luogo, il livello del lago artificiale venne innalzato ben oltre il limite di sicurezza, aumentando la pressione sulle pareti del Monte Toc e agevolando la staccata della frana.

Infine, la stessa costruzione della diga risultò essere inadeguata alle condizioni del terreno, elevando il rischio di un collasso imminente.

Le Conseguenze Inenarrabili

Il disastro del Vajont ebbe conseguenze devastanti. Oltre alle quasi duemila vite perdute, la tragedia portò alla distruzione di intere comunità e alla scomparsa di migliaia di abitazioni.

Tuttavia, le ferite non furono solo fisiche ma anche psicologiche e sociali. La nazione italiana fu scossa in maniera profonda da questo evento, che sollevò interrogativi importanti sull’etica dello sviluppo industriale.

La Memoria Come Richiamo

Il disastro del Vajont non deve mai essere dimenticato. Il ricordo delle vittime e delle loro storie deve essere custodito e trasmesso alle future generazioni.

In occasione del 60° anniversario di questa tragedia, si susseguiranno una serie di eventi che intendono commemorare le vittime e promuovere una riflessione profonda sulle cause e sulle conseguenze di questo evento epocale.

Perché Non Dimenticare

Il disastro del Vajont è un monito per il futuro. Ci ricorda che la natura è imprevedibile e che l’uomo deve sempre operare nel rispetto dell’ambiente che lo circonda.

È imperativo conservare nella nostra memoria questa tragedia, affinché essa funga da guida nel nostro percorso verso un futuro più sicuro e responsabile. Solo così potremo essere certi che una tragedia simile non si ripeta mai più.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.