Addio ai bonus casa: quali saranno cancellati nel 2022?

Attenzione alla scadenza di alcuni bonus casa, non tutti sono stati prorogati. Dall’Ecobonus al Sismabonus, dal bonus mobili al bonus verde, dal bonus facciate al bonus ristrutturazione: ecco quali sono le agevolazioni che potrebbero essere cancellate a partire dal 2022!

Sono tantissimi i bonus casa che i contribuenti possono sfruttare per migliorare o ristrutturare la propria unità familiare o il proprio condominio: dalla facciata esterna agli infissi, dal giardino o terrazzo ai mobili o elettrodomestici, fino alla riqualificazione delle strutture e all’eliminazione delle barriere architettoniche. Di agevolazioni ne esistono parecchie, ma è bene sfruttarle nell’immediato.

Ciò che non tutti sanno, infatti, è che molti bonus casa attualmente sono privi di proroga e rischiano di essere cancellati alla fine del 2021. È il cosiddetto “effetto Draghi”: il premier, sin dalla sua nomina, ha affermato i voler eliminare le agevolazioni che pesano sul bilancio dello Stato e non danno frutti. Di qui, la sospensione del cashback e la cancellazione di molti bonus per le famiglie.

Ma quali sono i bonus casa che verranno cancellati nel 2022? Andiamo a vedere quali detrazioni si possono ancora richiedere nel 2021 e quali rischiano di sparire a partire dal 2022 a causa di una mancata proroga del Governo.

Addio ai bonus casa! Draghi cancella le detrazioni nel 2022

Il decreto Rilancio aveva introdotto il Superbonus 110% e numerosi bonus per la casa: per esempio, il bonus ristrutturazione, il Sismabonus, il bonus verde per balconi e terrazzi, l’Ecobonus, il bonus mobili… Una serie di interventi e agevolazioni che hanno reso conveniente ristrutturare o riqualificare immobili già posti in essere. Infatti, per poter ottenere la detrazione sulle spese, è necessario scalare al rialzo almeno due classi energetiche.

Tuttavia, il premier Draghi, sin dalla sua nomina ha affermato di voler sospendere numerosi bonus introdotti dal precedente Governo. E appunto, con il decreto del 30 giugno 2021, il Governo ha sospeso il bonus cashback di Stato che permetteva ai cittadini di ottenere un rimborso del 10% a fronte di una spesa effettuata con pagamenti digitali.

Allo stesso modo, con l’introduzione dell’assegno universale anche altri 8 bonus e detrazioni per le famiglie verranno cancellati: per esempio, dal 2022 non si potranno richiedere il bonus bebè, il bonus mamma domani, gli assegni familiari e le detrazioni per i figli a carico.

Alla scadenza naturale dei termini, quindi, anche molti bonus casa previsti dal Governo Conte bis potrebbero non trovare una proroga ed essere quindi cancellati. Ma non tutti: vediamo quali sono i bonus casa che attualmente si possono richiedere ma che verranno cancellati, a meno che il Governo non decida di predisporre una proroga.

Superbonus fino al 2023, ma non per tutti!

Il Superbonus 110% ha trovato la proroga del Governo: la scadenza è fissata al 30 giugno 2022 per coloro che intendono usufruire delle detrazioni relativamente alla propria unità unifamiliare, mentre per quanto riguarda i condomini i tempi si estendono fino al 31 dicembre 2022. Nel primo caso, comunque, è possibile godere di una mini proroga di sei mesi qualora fossero già stati effettuati – alla data di scadenza – almeno il 60% dei lavori in progetto.

Per alcuni beneficiari, come gli Iacp e altri enti, invece, la scadenza del bonus casa 110% è slittata al 30 giugno 2023 con possibilità di mini proroga di sei mesi alle medesime condizioni di cui sopra. L’intento è quello di estendere a tutti la proroga al 2023.

Il Superbonus 110% riguarda, come spiega il sito dell’Agenzia delle Entrate, la realizzazione di:

specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. 

I lavori devono essere stati avviati a partire dal 1° luglio 2020 e non oltre le scadenze dei termini: per ottenere una detrazione del 110%, inoltre, è necessario che l’immobile ottenga la promozione di ben due classi energetiche. Per rendere più semplice e fluido il procedimento di richiesta delle agevolazioni, inoltre, il Governo ha introdotto un modulo unico nazionale, la CILA.

Nessun ombra, quindi, sullo stop al Superbonus: l’agevolazione è stata confermata e promossa da Draghi.

Sismabonus in scadenza: nuova proroga in arrivo?

Come per il Superbonus, anche il Sismabonus consiste in una detrazione che viene applicata sui lavori di miglioramento e di messa in sicurezza degli edifici contro possibili eventi sismici, compresa la demolizione e ricostruzione di edifici più a rischio.

La detrazione generale è fissata al 50% delle spese sostenute, entro un limite massimo di 96 mila euro, ma si può facilmente innalzare la soglia di rimborso come segue:

  • al 70% (75% nel caso di condomini) per gli edifici che migliorano di almeno una classe energetica;
  • al 80% (85% nel caso di condomini) per gli edifici che migliorano di due classi energetiche.

Ma il Sismabonus, a differenza del Superbonus 110% non ha ancora trovato al proroga dal Governo: attualmente la scadenza è fissata al 31 dicembre 2021, ma l’intento è quello di allungare i tempi. Se così non fosse, dite addio al Sismabonus a partire dal 2022!

Bonus mobili ed elettrodomestici, occhio alla scadenza!

Anche il bonus mobili rientra nel pacchetto di agevolazioni per la casa, che possono essere godute dai contribuenti che stanno effettuando interventi di ristrutturazione o riqualificazione di edifici iniziati dal 1° gennaio 2019. Il pagamento degli oggetti acquistati, inoltre, deve avvenire con mezzi tracciabili.

Il bonus mobili ed elettrodomestici consente di ottenere una detrazione del 50% a fronte dell’acquisto di oggetti, mobili o elettrodomestici appunto, per la casa: per esempio, lavatrice, lavastoviglie, frigorifero, asciugatrice, forno, caldaia, ma anche letto, cabina armadio, sedie, materassi…

Se inizialmente la detrazione massima possibile veniva calcolata su una spesa di 10.000 euro, nel 2021 la soglia limite è stata innalzata a 16.000 euro (la detrazione, quindi, può arrivare al massimo a 8.000 euro). Ma attenzione: c’è tempo solo fino al 31 dicembre 2021, a meno che il Governo non decida di prorogare il beneficio.

Se ciò non bastasse, per godere delle detrazioni relative al bonus mobili è necessario rispettare le classi energetiche richieste per ottenere i rimborsi. Nel caso di grandi elettrodomestici, per esempio, è richiesta una classe energetica non inferiore ad A+, (A o superiore per i forni e lavasciuga). Ma cosa cambia con l’introduzione delle nuove etichette?

Attualmente una norma che recepisca la novità ancora non c’è, ma come ci fa notare un lettore, l’Agenzia delle Entrate invita i contribuenti ad acquistare elettrodomestici che presentano una doppia etichetta, per non trovare brutte sorprese in sede di richiesta del bonus. Tutti gli acquisti di elettrodomestici senza la doppia etichetta – spiega l’Agenzia delle Entrate al nostro lettore – non risulteranno detraibili.

Ecobonus al 50% o 65% in scadenza: addio nel 2022?

Anche l’Ecobonus casa è in scadenza alla fine del 2021: questa agevolazione permette ai contribuenti di ottenere una detrazione variabile al 50% o al 65% a fronte di interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Per quanto riguarda i condomini, invece, la detrazione può raggiungere anche l’85%.

Per tutti gli interventi elencati sul sito dell’Agenzia delle Entrate nell’apposita sezione, è necessario eseguire un pagamento tramite bonifico parlante, mentre per ottenere la detrazione occorre ripartire gli importi in 10 quote annuali.

Attualmente anche l’Ecobonus è in scadenza al 31 dicembre di quest’anno: il Governo, però, non sembra intenzionato a prevedere una proroga.

Attenzione a questi bonus casa: cancellati nel 2022?

Ci sono poi tutta una serie di bonus casa che non hanno ancora trovato una proroga all’interno del Governo e che, se così dovesse essere, verranno cancellati a partire dal 2022. Infatti, l’intento di Draghi è quello di eliminare tutte le detrazioni che pesano sulle casse dello Stato, ma rispettano la normale decadenza dei termini.

Per esempio, il bonus verde per giardini e terrazzi, che consente di ottenere una detrazione del 36% per interventi di riqualificazione di giardini e terrazzi appunto, nel limite massimo di 5.000 euro di spesa (ovvero 1.800 euro di detrazione). La quota di rimborso è da ripartire in piccole parti di uguali importi. Il pagamento, come per il bonus mobili, deve avvenire con metodi tracciabili. Scadenza: 31 dicembre 2021.

C’è poi il bonus facciate, ovvero l’agevolazione che permette ai contribuenti di detrarre sull’Irpef fino al 90% delle spese sostenute per il rifacimento della facciata esterna di un edificio residenziale, compresi gli interventi di pulitura e tinteggiatura. Anche per questo bonus, la scadenza è fissata al 31 dicembre 2021.

E ancora: il bonus ristrutturazione edilizia, introdotto anch’esso dal decreto Rilancio, consiste in una detrazione fino al 50% per interventi di ristrutturazione del bagno, per esempio, oppure per lavori di eliminazione delle barriere architettoniche. In questo caso, comunque, è possibile ripartire il rimborso in quote annuali (per dieci anni) di pari importi. 

Bonus rubinetti per sistemare bagno e cucina!

Sempre nell’ambito della ristrutturazione del bagno o della cucina, Draghi ha confermato e introdotto, sempre fino alla fine del 2021, il bonus rubinetti, che permette di rifare il bagno o la cucina a metà prezzo.

Chiamato anche bonus idrico, questo incentivo permette alle persone fisiche di ottenere 1.000 euro da utilizzare per:

  • la sostituzione della rubinetteria, compresi i soffioni e le colonne doccia, in favore di strumenti volti a ridurre il consumo di acqua;
  • la sostituzione dei sanitari in ceramica con dei nuovi apparecchi a scarico ridotto.

In tal modo, non solo si intende agevolare i contribuenti nei lavori di ristrutturazione o riqualificazione della casa, ma anche intervenire per la riduzione degli sprechi e per la protezione dell’ambiente. Il bonus acqua era previsto dalla Legge di Bilancio 2021, ma la piena attuazione del beneficio è slittata di diversi mesi a causa dei ritardi nell’adozione del provvedimento attuativo.

Anche in questo caso la scadenza è al 31 dicembre, e non sembra esserci all’orizzonte alcun margine di proroga del beneficio. (Fonte)

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.