AMBIENTE e ECONOMIA – Inizia la Cop 28: Accordo Storico su Aiuti ai Paesi Poveri e Allarme dell’ONU sul 2023 come l’Anno più Caldo di Sempre

Dubai è il palcoscenico della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28), inaugurata con un accordo di portata storica. Le 198 Parti coinvolte (197 nazioni più l’Unione europea) hanno preso il primo atto, rendendo operativo il fondo ‘Loss & damage’ presso la Banca mondiale. Tale fondo fornisce aiuti ai Paesi più poveri e vulnerabili, quelli maggiormente colpiti dagli eventi meteorologici estremi.

Il monito dell’Organizzazione meteorologica mondiale sul 2023 come “l’anno più caldo di sempre” ha dato urgenza ai negoziati. Le previsioni, affermate durante l’apertura della COP28, evidenziano la necessità di agire senza indugi.

Il fondo per i Paesi più poveri, già approvato come principio durante la COP27 a Sharm-El-Sheikh, ha ricevuto i primi contributi, ammontanti a circa 280 milioni di dollari. Tuttavia, mentre l’accordo è salutato per la sua importanza nella “giustizia climatica”, alcune voci, come quella della presidente del Gruppo dei 46 paesi meno sviluppati, Madeleine Diouf Sarr, sottolineano che “un fondo vuoto non può aiutare la nostra gente”. Rachel Cleetus del gruppo americano Union of Concerned Scientists (UCS) ha enfatizzato la necessità di impegni finanziari in miliardi, non in milioni.

Per il Climate Action Network (CAN), la più grande rete mondiale di ONG, l’accordo è “storico”. Tuttavia, l’attenzione deve ora concentrarsi sulla causa principale della crisi climatica, con l’implementazione di un piano graduale per eliminare i combustibili fossili.

Durante la COP28, diversi Paesi hanno annunciato i primi impegni finanziari al fondo L&D, con gli Emirati Arabi Uniti in testa seguiti da Germania, USA, Giappone e Gran Bretagna. L’attesa è per dichiarazioni più sostanziali da parte dei capi di Stato e di governo nei prossimi giorni.

La presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, è giunta a Dubai, pronta a intervenire sabato alla COP. La comunità internazionale aspetta con interesse le posizioni di Paesi chiave come Cina, India e gli stati petroliferi di Arabia Saudita, Russia e Brasile.

Il primo giorno della COP è stato dedicato alla definizione dell’agenda dei lavori, aperto con un momento di silenzio per le vittime del conflitto a Gaza.

Intanto, l’ONU, attraverso l’Organizzazione mondiale della meteorologia, ha confermato che il 2023 sarà “l’anno più caldo di sempre”. Il segretario generale dell’ONU, António Guterres, ha reagito dichiarando che stiamo vivendo il “collasso climatico in tempo reale”.

Il presidente della COP28, Sultan Al Jaber, ha evidenziato l’unicità dell’adozione del fondo L&D il primo giorno, sottolineando la necessità di includere il ruolo dei combustibili fossili nel documento finale. Le dichiarazioni del capo delle Nazioni Unite per il clima, Simon Stiell, hanno accentuato l’importanza di definire la fase terminale dell’era dei combustibili fossili come elemento chiave della COP28. Il bilancio dei progressi nel taglio dei gas serra, conforme all’Accordo di Parigi del 2015, sarà uno degli obiettivi centrali della conferenza.

Papa Francesco ha espresso l’auspicio che la COP28 mostri “la nobiltà della politica, non la sua vergogna”.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.