Diritto e giurisprudenza – Rigore e Innovazione nel Processo Penale dell’Arte: Analisi della Sentenza del Tribunale di Bolzano del 12 dicembre 2023

Il Tribunale di Bolzano ha emesso una sentenza di rilevanza significativa nel contesto del diritto penale dell’arte, assolvendo un’imputata con la motivazione che “il fatto non sussiste”. La decisione della Corte ha messo in discussione le basi dell’accusa, adottando un approccio rigoroso nel delineare i criteri fondamentali per valutare l’autenticità delle opere d’arte contemporanea.

Il Giudice, il dott. Alvise Dalla Francesca Cappello, ha criticato l’approccio metodologico e i criteri utilizzati dal consulente tecnico dell’accusa nel sostenere la falsità delle opere in questione. La Corte ha sottolineato che tali parametri erano intrinsecamente soggettivi e, di conseguenza, insufficienti per soddisfare lo standard probatorio richiesto in un procedimento penale, poiché mancavano di riscontri obiettivi.

La sentenza ha altresì enfatizzato l’importanza di valutare attentamente le dichiarazioni provenienti da soggetti con interessi economici e privatistici, in conflitto di interessi. Il Tribunale ha chiaramente affermato che tali testimonianze non dovrebbero influenzare la ricerca della verità processuale.

Questa decisione giuridica rappresenta un passo innovativo nel diritto penale dell’arte, stabilendo rigorosi requisiti probatori che potrebbero limitare la proliferazione di procedimenti penali legati alla contraffazione di opere d’arte. La sentenza sottolinea l’importanza di basare le valutazioni sull’autenticità delle opere su criteri solidi e oggettivi, contribuendo così a garantire la giustizia nel delicato ambito delle opere d’arte contemporanea.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.