Fase due: ipotesi riapertura dopo il 25 aprile per automotive, moda e cantieri

La task force guidata da Vittorio Colao sta lavorando alla suddivisione delle attività produttive a seconda del rischio contagio. Tra le ipotesi spostamenti limitati per chi ha più di 70 anni e per i giovani sotto i 18 anni.

Mentre Lombardia e Veneto premono per riaprire dopo il 4 maggio, ovvero il giorno dopo la scadenza prevista dal decreto del presidente del Consiglio del 10 aprile, qualche spiraglio si potrebbe delineare già alla fine della prossima settimana, dopo il 25 aprile (si fa anche la data del 27) quando potrebbe scattare il semaforo verde per alcune filiere (dalla moda all’automotive, la meccanica ma anche cantieri, cave e miniere). Un “antipasto” che si sviluppebbe aggiornando l’elenco dei codici Ateco delle attività consentite, probabilmente con un decreto Mef-Sviluppo economico. I criteri di riferimento sarebbero quelli del protocollo di sicurezza approvato nei giorni scorsi dalle parti sociali. Si moltiplicano intanto gli accordi sulla sicurezza sul lavoro, territoriali o per settori, per auto-organizzarsi in attesa del via libera a riaprire i cancelli.

Fonti del ministero dello Sviluppo economico hanno chiarito che il ministro Patuanelli «non sta lavorando a un suo piano: il Governo riceverà le proposte della task force di Colao e le esaminerà confrontandosi con regioni e comuni nella cabina di regia per poi decidere assumendosi, come sempre, tutte le responsabilità delle scelte».

Zaia: lockdown per noi non esiste più
Intanto il Veneto preme. «Il trend positivo sui positivi ci fa preparare bene alla ripartenza – ha chiarito il presidente delal regione Luca Zaia – : il lockdown non esiste più. Stiamo lavorando alacremente per presentare un progetto di messa in sicurezza per la ripartenza».

La griglia allo studio della task force
In queste ore la task force guidata da Vittorio Colao sta lavorando alla suddivisione delle attività produttive a seconda del rischio contagio, associando a ciascun codice Ateco una “classe di rischio integrato”. Uno schema della tabella, che associa ad ogni codice di attività produttiva un rischio basso, medio o alto ricordando se la stessa attività è stata sospesa o meno a causa dell’emergenza Covid, circola in queste ore nella maggioranza e potrebbe essere una delle basi su cui il governo potrebbe lavorare nei prossimi giorni. Il comitato è al lavoro sulle proposte per la ripartenza della “fase 2”.

La ponderazione del rischio
La tabella, per ogni attività produttiva, assegna una classe di aggregazione sociale – in ordine numerico crescente – e una classe di rischio integrato. Si va ad esempio dalle industrie alimentari, che prevedono una classe di aggregazione sociale pari a 1 e un codice di rischio integrato basso, al settore del trasporto aereo, con un’aggregazione sociale pari a 3 e un codice di rischio integrato alto. Tra le attività con rischio alto, nello schema di lavoro che è ancora ad fase transitoria, c’è quella dell’assistenza sanitaria e quella dell’assistenza sociale non residenziale. Rischio “medio-alto” per attività riguardanti lotterie, giochi e scommesse mentre per le attività di ristorazione, secondo la tabella, il rischio sarebbe “medio-basso”. Non sempre ad un tasso di aggregazione sociale alto corrisponde un rischio contagio elevato. Le attività sportive, di intrattenimento o di divertimento presentano una classe di aggregazione sociale pari a 4 (il massimo previsto) ma una classe di rischio integrato “medio-basso”. Nel complesso, il Governo si muove con gradualità, anche in linea con la posizione espressa dall’Iss, che ha frenato sull’ipotesi, delineata da Lombardia, Veneto e Piemonte di riaprire dal 4 maggio.

Lombardia punta a via libera cantieri
La Regione Lombardia sta lavorando al via libera per i cantieri pubblici e privati. Gli Stati Generali del Patto per lo Sviluppo (con più di 100 collegati in videoconferenza tra attività produttive, sindacati e università) stanno facendo emergere una generalizzata volontà di arrivare alla “nuova normalità”. Tra le altre cose, la Regione punta proprio alla riapertura delle attività edili per i lavori pubblici e privati. Ascolto e idee, viene spiegato, per riaprire con responsabilità e all’insegna delle 4D Distanza Diagnosi Dispositivi Digitalizzazione. Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha spiegato che «nell’ipotesi in cui l’evoluzione del virus dovesse andare in senso positivo e ci fossero le condizioni, noi il 4 maggio dovremo essere pronti per la riapertura, purché non prescinda mai dalla sicurezza dei nostri cittadini e lavoratori». Fontana va avanti pur stando attento a non porre la strategia lombarda in contrapposizione a quella del governo e della Cabina di regia di cui egli stesso fa parte. Tanto da far sapere di aver già iniziato a discutere con il ministro Boccia «di quelle che possono essere le modalità di riapertura» di cui si parlerà sabato 18 o domenica 19 aprile quando ci sarà la cabina di regia per parlare della riapertura del Paese». Niente fuga in avanti dunque, ma solo un contributo alla discussione sulla riapertura frutto del lavoro del comitato dei Saggi insediato in Regione che include i rettori delle università lombarde.

La cabina di regia
Le regole che scatteranno in vista della riapertura delle attività produttive e per i cittadini che frequenteranno spazi pubblici saranno dunque al centro della cabina di regia attesa per domani, 18 aprile. Un criterio potrebbe essere quello che prende in considerazione le fasce di età. Tra le ipotesi c’è quella di spostamenti limitati per chi ha più di 70 anni, con una tutela particolare per chi ha più di una patologia, e per i giovani sotto i 18 anni (divieto di riunirsi in più di due o tre, così da scongiurare per quanto possibile la diffusione del contagio).

Medici sentinella nelle aziende
Dal punto di vista sanitario, il governo valuta l’ipotesi di ricorerre a “medici sentinella” che avranno il compito di assistere e monitorare chi lavora in aziende , ma anche in negozi. Sarà una persona diversa dal medico di base, che potrè fornire chiarimenti e segnalare i casi che registrano sintomi sospetti. Le grandi aziende hanno un medico che segue il personale; le altre dovranno adeguarsi.

Zampa: da maggio riaperture a più velocità
Secondo il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa, le riaperture delle attività a partire da maggio «potranno essere a diverse “velocità” sul territorio, perchè ci sono situazioni territoriali più o meno favorevoli, ma non potranno avvenire in modo sparso o incontrollato e sarà necessaria una cabina di regia centrale».

Istat: con lockdown stop attività 2,1milioni di imprese
Secondo l’Istat, «le attività formalmente sospese riguardano 2,1 milioni di imprese (poco meno del 48 per cento del totale), che impiegano 7,1 milioni di addetti (di cui 4,8 milioni dipendenti)». L’ente statistico ha aggiornato i dati sugli effetti economici del lockdown, escludendo i settori come quelli del credito, della P,a e dell’agricoltura. «Tali imprese generano, sulla base dei dati riferiti al 2017, 1334 miliardi di euro di fatturato (il 41,4 per cento del livello complessivo) e 309 miliardi di valore aggiunto (il 39,5 per cento del totale)».

Via libera di Arcuri ad app per tracciamento contagi
Intanto è arrivato il via libera del commissario straordinario Arcuri alla app per il tracciamento, necessaria all’avvio della “fase 2” per superare l’emergenza coronavirus. Arcuri ha firmato l’ordinanza con la quale si dispone «di procedere alla stipula del contratto di concessione gratuita della licenza d’uso sul software di contact tracing e di appalto di servizio gratuito con la società Bending Spoons Spa». (Fonte)

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.