Il fisco italiano si appresta a rivoluzionare il panorama delle tasse, con l’adozione di strumenti all’avanguardia e nuove misure punitive per gli evasori. La lotta all’evasione si avvale ora dell’intelligenza artificiale e di una maggiore integrazione delle banche dati delle amministrazioni. In arrivo anche il concordato preventivo biennale per i lavoratori autonomi. Le novità sono molte, e qui vi riportiamo i dettagli.
Intelligenza Artificiale contro l’evasione fiscale
Nella battaglia contro l’evasione fiscale, il fisco italiano ha adottato una nuova arma: l’intelligenza artificiale. Questa innovazione mira a incrementare l’efficacia dei controlli fiscali attraverso una maggiore integrazione delle banche dati delle amministrazioni. La revisione delle norme in materia di analisi del rischio fiscale esplicitamente menziona l’uso dell’intelligenza artificiale per individuare in anticipo i possibili evasori, garantendo nel contempo il rispetto della privacy. L’Agenzia delle Entrate utilizzerà queste informazioni, anche attraverso l’interconnessione con archivi e registri pubblici.
Inoltre, le notifiche fiscali, tra cui le contestazioni e le cartelle, potranno essere spedite ai contribuenti anche tramite il domicilio digitale. Nel caso in cui il domicilio digitale sia sottoposto a sovraccarico, è previsto un secondo tentativo di consegna. La tempistica per i pagamenti, la decadenza e la prescrizione delle imposte inizierà a decorrere immediatamente dopo la notifica al domicilio digitale o alla posta certificata. Queste importanti modifiche sono incluse nella bozza dello schema di decreto legislativo che attua una parte della delega fiscale e saranno esaminate dal Consiglio dei Ministri il prossimo venerdì 3 novembre.
Concordato Preventivo Biennale per i Lavoratori Autonomi
Una delle novità più significative riguarda il concordato preventivo biennale, che permetterà ai contribuenti di accordarsi preventivamente con l’Agenzia delle Entrate per due anni relativamente ai propri redditi. Questa misura sarà discussa al Consiglio dei Ministri e prevede che l’Agenzia delle Entrate metta a disposizione dei contribuenti la proposta di adesione entro aprile 2024, con la scadenza effettiva fissata al 15 marzo. I contribuenti potranno aderire entro luglio 2024 e successivamente entro giugno degli anni seguenti.
Questa nuova modalità di concordato preventivo biennale dovrebbe incrementare i ricavi fiscali di 760,5 milioni di euro, di cui 748,1 milioni l’anno prossimo e 12,3 milioni nel 2025. Tuttavia, è importante notare che questi importi non saranno inclusi preventivamente nei bilanci. Questa iniziativa fa parte del decreto legislativo di attuazione della delega fiscale, incentrata sulla regolarizzazione dei forfettari e dei contribuenti sottoposti a indici di affidabilità.
Dimezzamento delle Multe per Adesione Preventiva agli Accertamenti
Il fisco sta ora promuovendo un dialogo preventivo con i contribuenti, specialmente durante la fase di accertamento fiscale. La novità principale è che il testo prevede una dialogo obbligatorio tra l’amministrazione fiscale e il contribuente, consentendo a quest’ultimo di aderire e dialogare subito dopo l’emissione del verbale. In caso di adesione, le sanzioni previste verranno dimezzate. Nel caso di mancato pagamento delle somme dovute, l’Agenzia delle Entrate procederà all’iscrizione a ruolo.
In conclusione, il decreto legislativo sul concordato preventivo e le altre importanti misure fiscali saranno oggetto di discussione al Consiglio dei Ministri convocato per venerdì 3 novembre.
Questa giornata sarà dedicata anche ad altre importanti questioni, tra cui la riforma costituzionale per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri, il “Piano Mattei” per lo sviluppo in Africa, e il florovivaismo. Inoltre, saranno esaminate altre questioni legate alla disabilità, come la definizione della condizione di disabilità e la valutazione multidimensionale per l’elaborazione di piani di vita personalizzati.
