Nel corso di un convegno presso il Milano Luiss Hub, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha discusso apertamente della sfida dell’evasione fiscale e della necessità di riforme significative nel sistema fiscale e legale. Nordio ha sottolineato che, durante la sua esperienza in magistratura fino al 2017, non ha mai visto un evasore fiscale in manette, indicando la necessità di esaminare attentamente l’efficacia del sistema legale nella lotta contro l’evasione.
Il Ministro Nordio ha affermato che questa mancanza di conseguenze potrebbe derivare da una legge penale che non ha un adeguato effetto dissuasivo repressivo sugli evasori. Ha enfatizzato che anche un imprenditore onesto che cercasse di garantire la conformità alle leggi fiscali, assumendo un esercito di commercialisti, potrebbe comunque incontrare delle violazioni. Questo suggerisce che il sistema attuale potrebbe essere difettoso o basato su presupposti errati.
Nordio ha inoltre evidenziato l’importanza della “giustizia conciliativa” prevista dalla riforma tributaria del Governo, che mira a facilitare un accordo tra il cittadino e lo Stato creditore dei tributi. Questo accordo, una volta raggiunto, permetterebbe al contribuente di dormire sonni tranquilli, sapendo di aver adempiuto ai propri obblighi fiscali.
Il Ministro ha anche sollevato la questione della complessità della legislazione tributaria, definendola “schizofrenica” e piena di ossimori. Ha sottolineato la necessità di semplificare le norme fiscali per garantire maggiore chiarezza e conformità da parte dei contribuenti.
Nordio ha concluso sottolineando che, sebbene la legge penale possa avere un ruolo importante nella dissuasione dei reati fiscali, i criminali tendono a pensare di poterla fare franca, il che ha portato a una serie di processi penali inefficaci e dannosi per l’intera società. Questi commenti del Ministro evidenziano la necessità di un’ampia riflessione e di riforme concrete per affrontare l’evasione fiscale in Italia.
