Incendi boschivi, nessun mezzo aereo in Abruzzo

Per la prima volta l’Abruzzo non avrà alcun mezzo della flotta aerea dello Stato per l’antincendio boschivo nelle sue basi aeree. Che resteranno vuote, durante i mesi estivi, per effetto della spending review

aereoPer la prima volta l’Abruzzo non avrà alcun mezzo della flotta aerea dello Stato per l’antincendio boschivo nelle sue basi aeree. Che resteranno vuote, durante i mesi estivi, per effetto di una spending review. Di male in peggio, insomma, visto che già l’anno scorso le esigenze nazionali di risparmio avevano portato a ridurre a un solo mezzo operativo per l’intero Abruzzo, di base all’aeroporto di Preturo, all’Aquila. «Un mezzo importante del Corpo forestale», spiega il capo del Centro operativo per l’antincendio boschivo Maurizio Sista, «un Erickson S64, elicottero capace di portare fino a 10 metri cubi di acqua. Purtroppo quest’anno, per motivi economici, quello stesso mezzo farà base altrove, in quanto la concentrazione dei mezzi riduce le spese. Ci saranno tuttavia cinque canadair a Fiumicino», prosegue Sista, «che copriranno il centro Italia e che anche l’Abruzzo in caso di necessità».

Il dubbio è se riuscirà questa stringata distribuzione dei mezzi a fare fronte a tutte le esigenze di una regione colpita ogni anno da decine di incendi. «Tutto dipenderà dall’andamento stagionale. Negli ultimi anni abbiamo avuto un’enorme variabilità, siamo passati da una situazione in cui, 4-5 anni fa, abbiamo avuto circa 200 incendi in Abruzzo all’anno scorso – stagione estiva favorevole – con 35 incendi». Intanto è pronto il piano regionale per l’antincendio boschivo. La delibera 425 del 29 maggio è stata approvata mercoledì scorso e dà il via al piano a partire dal 1° luglio fino al 15 settembre, il periodo di massima pericolosità. Martedì 23 alle 15 in consiglio regionale ci sarà la sottoscrizione di due accordi con il Corpo Forestale dello Stato e i Vigili del fuoco, alla presenza, fra gli altri, del comandante regionale del Corpo forestale dello Stato, Ciro Lungo e dell’assessore alla Protezione Civile Mario Mazzocca. Dal punto di vista organizzativo, sono 70 i comandi della Forestale operativi, con due nuclei permanenti di Protezione civile, due temporanei, 10 pattuglie dedicate esclusivamente all’antincendio, 30 mezzi del Cfs dislocati in tutta la regione.

Importante quest’anno il ruolo dei volontari, che saranno 400 dislocati in tutta la regione. Di questi, 200 saranno destinatari di un corso di formazione finanziato dalla Regione (intervento interrotto per sette anni) e curato dalla Protezione civile regionale. Quanto alle zone più a rischio incendio, oltre alla Valle Roveto e la Marsica, ci sono la zona pedemontana del Gran Sasso nei versanti sud-est e nord-ovest del massiccio. Sorvegliate speciali saranno le aree storicamente più colpite dalle fiamme: dalla piana di Navelli a Capestrano, Bussi, Popoli, Tocco da Casauria, oltre che ad alcune zone del Pescarese.

di Marianna Gianforte

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.