INGEGNERIA: Lattine d’olio al posto del cemento nei palazzi crollati a TAIWAN a causa del terremoto

La prevenzione dei disastri, a prescindere dal pericolo, opera attraverso tante piccole azioni da parte di molte entità, ognuna delle quali deve assumersi la propria responsabilità individuale.Ottenere un aumento vero e proprio nella capacità di riduzione del rischio, richiede dedizione, il coordinamento e la determinazione, una grossa base di buon senso, la buona scienza e (in molti casi) ingegneria di alta qualità. Purtroppo, il rovescio della medaglia di questo è che, in questo complesso ingranaggio, alcuni individui possono minare gli sforzi di tutti gli altri, e così facendo trasformare qualcosa da cui si potrebbe sopravvivere, in un disastro.

Il caso del terremoto di Taiwan sembra essere un buon esempio. Il crollo del complesso di appartamenti di Weiguan Jinlong non doveva essersi verificato in quanto una struttura di questo tipo avrebbe dovuto essere in grado di resistere alle accelerazioni di picco al suolo associate a un terremoto di questa portata, anche tenendo conto del potenziale di alcune amplificazione date dai sedimenti sotto le fondamenta. Il crollo è piuttosto strano in molti modi, in quanto l’edificio sembra come “sradicato” dal suolo. Ma negli ultimi giorni sono emerse immagini dalle foto provenienti dal disastro, che mostrano lo stato delle colonne portanti che sostenevano l’edificio, e quello che si può vedere è scioccante:

responsabilità

La sostituzione apparente del calcestruzzo strutturale con lattine vuote di olio per friggere,  potrebbe avere criticamente indebolito l’edificio, e se questo è avvenuto  addirittura in colonne portanti non si può non pensare che abbiano giocato un ruolo determinante nel crollo della struttura. Le lattine  infatti non forniscono alcuna resistenza strutturale, e naturalmente questo significa che la quantità di tondini di ferro all’interno del calcestruzzo è anch’essa ridotta. È interessante infatti notare, che vi è sorprendentemente poco ferro nella sezione della colonna in “cemento armato”.

E questa colonna della foto sopra non è la sola, quest’altra immagine del Taipei Times mostra un doppio strato di lattine di olio:responsabilità

E, naturalmente, se questo era il modus operandi anche in altre colonne, è probabile che questi problemi possano essere stati la vera causa del crollo. L’ironia, nella drammaticità dell’evento, è che il risparmio qui non era enorme nel contesto del costo  complessivo dell’edificio, infatti si parla solo di tondini e alcuni metri cubi in più di calcestruzzo. Ma questo non è derivato dall’azione di una singola persona, infatti inserire lattine d’olio di cottura nelle colonne richiede almeno la collusione di molti individui.

Ricordiamo che, il terremoto avvenuto a Taiwan, ha causato ad oggi la morte di 37 persone, di cui oltre il 90% nelle palazzine incriminate e, se i metodi di costruzioni fossero stati corretti, questo sisma sarebbe rientrato in quelli che, normalmente, colpiscono l’isola, causando una perdita di vite umane esigua (Taipei Times)

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3 Commenti

    • Conosciamo l articolo, il problema e che abbiamo trovato pareri contrastanti.. cmq sono dell idea che qualche problema strutturale deve esistere altrimenti non sarebbe crollato in quelle condizioni. Grazie comunque per la sua collaborazione.

  1. wow, qualcuno è riuscito addirittura a battere le nostre case fatte con la sabbia del gatto e i piloni autostradali fatti di pentiti…

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