Uno strato di grafene dello spessore di un atomo sottoposto a tensione elettrica arrivato alla temperatura di 2.500 °C emette una luce intensa. E non si consuma
di Cristina Pellecchia
È la lampadina più sottile al mondo, spessa come un atomo. È il risultato di una ricerca di studiosi di Columbia University, Seoul National University e il Korea Research Institute of Standards and Science (Kriss). A dispetto delle dimensioni nanometriche, genera luce visibile a occhio nudo. Gli scienziati si sono serviti di solo grafene, trasformato in un filamento sottilissimo e cristallino, montato su un chip in silicio.
Computer ottici
Quando la corrente l’attraversa e raggiunge i 2.500 gradi, ecco il bagliore. Il grafene conduce calore in modo inversamente proporzionale alle temperature raggiunte, perciò il chip di silicio non viene danneggiato. La minuscola lampadina potrebbe aprire la strada a display atomici, sottili, flessibili e trasparenti, e trasmissioni ottiche al grafene. Ma il primo utilizzo è l’integrazione di una sorgente luminosa in chip per computer, essenziale per lo sviluppo di computer ottici.