La Schiavitù del Lavoro: Paola è morta lavorando a 3 euro l’ora, a 40° d’afa

PUGLIA: Paola è l’ennesima vittima di quella schiavitù socialmente accettata, chiamata “lavoro“. Paola aveva 49 anni ed è morta nel modo più assurdo possibile, lavorando.


Come si può nell’anno 2015, morire lavorando?
Come possono accadere tragedie come questa in una società che pretende di definirsi “civile”?
Come può accadere di morire mentre si tenta di guadagnarsi 
da vivere?

Sembra assurdo no? Dicono che lavorare serve a vivere, allora qualcuno ci spiega come mai la gente continua a morire lavorando?

Come si può permettere che un essere umano lavori otto, nove ore al giorno, in un tendone, con temperature che spesso superavano i 40° ? Paola era una bracciante di San Giorgio Jonico ed è subito diventata un fantasma per i media di regime, che ne hanno ignorato la notizia.

Paola la mattina del 13 luglio per il caldo eccessivo che ha arrestato il suo cuore, a quanto pare, la paga si aggirava sui 27-30 euro al giorno, circa 3 euro l’ora. Secondo la ricostruzione del sindacato, Paola è stata trasportata al cimitero senza nemmeno ricevere l’intervento del 118 e senza essere sottoposta ad autopsia.

Colpa del caldo? Colpa della fatica?
No, colpa di questo sistema fatto di ricchi e poveri, di sfruttati e sfruttatori, di padroni e di schiavi.

E’ il caso di dirlo, oggi nel moderno mondo datato 2015,
si continua a morire di SCHIAVITU’….

di Daniele Reale

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.