Sicurezza sul lavoro: i consigli di Eu-Osha per le Pmi europee

Prevenire il rischio di incidenti tra i lavoratori delle piccole e medie imprese nell’Unione è diventato sempre più difficile. Ecco i consigli dell’Agenzia

 Le piccole e medie imprese rappresentano la parte più corposa del sistema produttivo europeo. Anche in Italia, le pmi costituiscono quasi il 90% dei soggetti imprenditoriali attivi dal Nord al Sud. Ma quale è il loro grado disicurezza? Quali i rischi maggiori a cui i dipendenti sono esposti? E come prevenire il verificarsi di incidenti? Per rispondere a queste domande l’Eu-Osha, l’Agenzia europea che si occupa di questa delicata materia, ha pubblicato onlineun approfondimento sul tema, insieme ad alcuni consigli rivolti ai responsabili per prevenire questi pericoli.

APPROFONDIMENTI PER LA SICUREZZA NELLE MICROIMPRESE

Si tratta di una sezione del sito istituzionale che raccoglie tutte le recenti pubblicazioni e iniziative dell’Agenzia per alcune delle cosiddette Smes, cioè le aziende piccole e medie che costituiscono la spina dorsale dell’economia dei Paesi membri. Secondo dati del 2013, ce ne sono in tutta l’Unione 21,6 milioni. Lemicroimprese rappresentano anche il 67,4% di tutti i posti di lavoro, e di conseguenza temi come quello della salute dei lavoratori sono molto importanti al loro interno.

I rischi a cui, secondo i dati dell’Eu-Osha, sono esposti i lavoratori delle pmi sono molto più gravi rispetto a quelli delle grandi aziende, perché è più difficile controllare i fattori di pericolo. I problemi relativi alla gestione della SSL sono particolarmente rilevanti quanto più è ridotta la dimensione dell’impresa, il che è da attribuire alle caratteristiche strutturali ed organizzative del lavoro e delle assunzioni, oltre che alla diversità commerciale e alla lontananza dalla portata delle misure di regolamentazione.

I COSTI DEGLI INCIDENTI PERICOLOSI PER LA SOPRAVVIVENZA DELLE PMI

I costi degli incidenti, inoltre, costituiscono un motivo di grande preoccupazione per le pmi, rappresentando l’82% di tutti gli infortuni sul lavoro ed il 90% di tutti gliincidenti mortali. E l’incidente stesso potrebbe rilevarsi catastrofico per questi soggetti, potendo portare alla chiusura dell’attività, sia per motivi economici che di mancanza di personale. Per questo, è necessario diffondere nelle microimprese europee buone pratiche di SSL, migliorandone anche la gestione.

Non solo. I rischi per queste aziende tendono a crescere anche a causa dei limiti di bilancio e la mancanza di risorse, che ostacolano la realizzazione di progetti di prevenzione, dalla minor quantità di tempo ed energie per attività non fondamentali, tra cui spesso viene inclusa la SSL, e della difficoltà delle organizzazioni che promuovono la salute dei lavoratori di raggiungere questi soggetti dalle dimensioni più piccole.

GLI STRUMENTI DI AIUTI DI EU-OSHA: MANUAALI E OiRA

Cosa propone dunque l’Eu-Osha per far fronte a questa situazione? Già nel 2014 l’Agenzia aveva lanciato il progetto quadriennale, valido fino al 2017, dal titolo “Miglioramento della salute e sicurezza sul lavoro nelle micro e piccole imprese in Europa”. Non solo. Sono già attivi per le imprese anche altri strumenti interattivi. Tra questi, c’è OiRA, per la valutazione dei rischi, che permette di elaborare strumenti online facili e gratuiti per aiutare questi organismi a realizzare procedure di valutazione del rischio e ad attuare azioni preventive.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.