Sistemi di rilevazione e allarme: progetto di norma UNI sul tecnico manutentore

Si chiuderà il prossimo 17 settembre l’inchiesta pubblica finale sul progetto di norma UNI1607728 dal titolo “Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio – Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità del tecnico manutentore sistemi di rivelazione e sistemi di allarme vocale”.

Il progetto della commissione UNI/CT 034 Protezione attiva contro gli incendi riguarda i requisiti relativi all’attività professionale del tecnico manutentore di sistemi di rivelazione e di sistemi di allarme vocale (due tipologie di impianti antincendio).

Come definire i requisiti del tecnico manutentore?

Tali requisiti sono specificati, a partire dai compiti e attività specifiche e dall’identificazione dei relativi contenuti, in termini di conoscenze e abilità, anche al fine di identificarne chiaramente il livello di autonomia e responsabilità in coerenza con il Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ). Sono, inoltre, espressi in maniera tale da agevolare e contribuire a rendere omogenei e trasparenti, per quanto possibile, i relativi processi di valutazione della conformità.

A cosa serve l’inchiesta pubblica finale?

L’inchiesta pubblica finale serve a raccogliere i commenti degli operatori e a ottenere il consenso più allargato possibile prima che il progetto diventi una norma, soprattutto da parte di chi non ha potuto partecipare alla prima fase di elaborazione normativa.

Tecnico manutentore antincendio: un decreto in arrivo

Ricordiamo che la figura del Tecnico manutentore antincendio è protagonista di uno dei tre attesi decreti ministeriali sostituitivi del DM 10 marzo 1998.

All’interno del DECRETO CONTROLLI, nell’allegato II viene fatta luce sulla Qualificazione dei manutentori di impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio

Tale allegato è costituito da 5 paragrafi:

• Generalità

sistemi-di-rilevazione-e-allarme-progetto-di-norma-uni-sul-tecnico-manutentore

• Docenti

• Contenuti minimi della formazione per la qualifica del tecnico manutentore

• Valutazione dei requisiti

• Procedure amministrative.

Sull’argomento l’Associazione MAIA, sulle pagine di rivista Antincendio, parla di svolta epocale: “con l’arrivo del Decreto, il tecnico manutentore antincendio “TMA” non è più un illustre sconosciuto (basta andare, ancora oggi presso una qualunque Camera di Commercio in Italia), ma diventerà presto un “Tecnico Manutentore Qualificato” riconosciuto dalle Istituzioni (Ministero dell’Interno e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), ponendo così fine ad un sistema ormai degradato, soprattutto a causa dei numerosi e “finti” manutentori che, sino ad oggi, hanno potuto agire indisturbati nel mercato dell’antincendio, non essendo richiesta nessuna formale “QUALIFICAZIONE” spiega l’Associazione.

Per una prima analisi del Decreto e dei suoi contenuti si legga l’articolo realizzato su InSic da un articolo della rivista Antincendio: “I nuovi decreti di cui all’art. 46 comma 3 del decreto legislativo 81/2008” di Michele Mazzaro, Annalicia Vitullo, Roberta Lala, Piergiacomo Cancelliere (Antincendio n.9/2020)

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.