AMBIENTE – La Spesa dei Sussidi Agricoli in Italia: Impatto Ambientale sotto la Lente del Ministero dell’Ambiente

Il contributo finanziario dell’Italia all’agricoltura, attraverso una miriade di sussidi, raggiunge l’impressionante cifra di 8 miliardi di euro. Tuttavia, secondo l’ultimo rapporto del Ministero dell’Ambiente, più della metà di questa somma è destinata a sussidi classificati come “dannosi” o “incerti” per l’ambiente.

Nel tentativo di favorire una transizione ecologica, governi in tutto il mondo hanno implementato complessi sistemi di incentivi, agevolazioni e contributi a fondo perduto. In Italia, tuttavia, i sussidi con impatto negativo sull’ambiente superano quelli a beneficio dell’ecologia. La questione è emersa con forza durante le recenti proteste degli agricoltori, iniziate in Germania e Francia ma rapidamente diffuse in tutta Europa.

In risposta alle lamentele degli agricoltori italiani, il governo ha deciso di mantenere l’esenzione dall’Irpef per i redditi agricoli inferiori a 10mila euro, coinvolgendo circa il 90% degli agricoltori. Tuttavia, la sfida ambientale persiste, e entro il 2026, l’Italia si impegna a ridurre i sussidi dannosi per l’ambiente di almeno 2 miliardi di euro. Tra le possibili voci di taglio, figurano anche gli sgravi sui carburanti agricoli.

Il Ministero dell’Ambiente, nel suo ultimo rapporto del 2021, identifica ben 168 sussidi con ricadute sull’ambiente, per un totale di 52,5 miliardi di euro. Di questi, 22,4 miliardi sono classificati come sussidi ambientalmente dannosi (Sad), 18,6 miliardi come sussidi ambientalmente favorevoli (Saf) e 11,5 miliardi come sussidi ambientalmente incerti (Sai). Settore chiave è l’energia, ma l'”Agricoltura e Pesca” rappresenta anch’essa uno dei principali beneficiari dei sussidi ambientali.

Analizzando il settore agricolo, emerge che il sussidio più oneroso, il “regime di pagamento di base” da 2,1 miliardi di euro, viene finanziato sia dal governo italiano che dall’Unione europea. Tuttavia, questo sussidio è classificato come “ambientalmente incerto”, poiché solo una parte dei fondi è legata al rispetto di pratiche virtuose da parte degli agricoltori.

Dall’altra parte, un esempio di sussidio ambientalmente favorevole è il “greening”, cofinanziato dall’Ue e del valore di 1,1 miliardi di euro. Questo incentivo è destinato alle aziende agricole che adottano pratiche benefiche per il clima e l’ambiente, come la diversificazione delle colture.

Un aspetto di particolare rilievo è l’analisi dei sussidi dannosi, tra cui l’agevolazione sugli carburanti agricoli che costa allo Stato italiano circa 900 milioni di euro all’anno. Questa agevolazione, che abbassa le accise per gli agricoltori, è considerata un sussidio ambientalmente dannoso, così come le aliquote agevolate dell’Iva per l’acquisto di fertilizzanti, che ammontano a 88 milioni di euro annui.

In conclusione, l’Italia si trova di fronte alla sfida di bilanciare la necessità di sostenere l’agricoltura con la pressante richiesta di una transizione ecologica. La riduzione dei sussidi dannosi e l’incremento di quelli favorevoli all’ambiente rappresentano passi cruciali per un futuro agricolo più sostenibile e rispettoso dell’ecosistema.

About Mario Ferraioli 4051 Articles
MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.