CRONACA – SICUREZZA SUL LAVORO – Aggressione al Pronto Soccorso del San Leonardo: Infermiera Anna Procida Vittima di Violenza sul Lavoro

Anna Procida, infermiera trentenne dallo sguardo intenso, capelli neri, un dente scheggiato, il naso rotto e un labbro gonfio, è stata vittima di un brutale attacco durante il servizio al Pronto Soccorso del San Leonardo mercoledì sera. I segni evidenti di questa aggressione si manifestano sul suo viso, e la prognosi è di venticinque giorni. Un drammatico episodio che sottolinea il rischio quotidiano che il personale sanitario affronta nel corso delle proprie funzioni.

“Mi sento un mostro, con le labbra gonfie, il viso arrossato, e sono arrabbiata,” ha dichiarato la Procida al quotidiano Il Mattino, cercando di raccontare l’orrore dell’evento. Ma cosa è realmente accaduto?

“La solita routine si è trasformata in violenza, quattro individui in un’area a codice rosso vicino a un paziente. Ho chiesto loro di uscire, non potevano affollare la sala, ma hanno risposto con insulti e poi con atti violenti,” ha spiegato la giovane infermiera.

Anna non era sola; con lei c’era sua sorella Mariarosaria, anche lei infermiera al pronto soccorso. Mentre cercavano di organizzare il reparto durante il turno di notte, alle 20.30, chiedendo ai parenti nelle stanze di spostarsi, un gruppo vicino a un paziente ha iniziato a rivolgere loro insulti.

“La loro protesta era che erano lì dalla mattina, dovevano rimanere vicino al loro congiunto e non si sarebbero spostati. Dalle parole, si è passati alle mani. Mia sorella è stata brutalmente aggredita da una donna che le ha tirato i capelli, trascinandola a terra. Io sono stata portata fuori da un uomo, con la mano sulla spalla e la frase ‘vieni con me’. All’uscita, giratasi, ha subito un pugno.”

Anna non ha avuto modo di fuggire, è stata colpita a terra mentre il medico di turno interveniva per soccorrerla e medicarla, in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine.

Il suo stato emotivo attuale è un mix di rabbia e indignazione. “Quello che è accaduto a noi è diventato il quotidiano del pronto soccorso. Qualche sera prima, ad un collega, hanno addirittura rotto gli occhiali. La violenza da parte dei parenti è diventata un fatto ordinario,” ha concluso Anna Procida.

Questa tragica vicenda pone in risalto l’urgente necessità di rafforzare le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro, specialmente nei Pronto Soccorso, al fine di proteggere il personale sanitario che quotidianamente svolge un servizio indispensabile per la comunità. La sicurezza sul lavoro deve diventare una priorità assoluta, con protocolli ben definiti per gestire situazioni potenzialmente pericolose, formazione continua del personale su come affrontare episodi di violenza, e investimenti in dispositivi di sicurezza e sistemi di sorveglianza adeguati. Solo con un impegno concreto verso la sicurezza sul posto di lavoro si potrà garantire un ambiente lavorativo in cui il personale sanitario possa svolgere le proprie mansioni senza il timore di aggressioni o minacce.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.