Marco Onori, ex-manager di Heineken, racconta la sua trasformazione dopo il licenziamento
Il 58enne manager Marco Onori, una volta al vertice di una multinazionale come Heineken, ha trovato una nuova vita dopo essere stato licenziato. Dopo più di 15 anni di successi nel settore, ha deciso di dedicarsi al volontariato, abbandonando yacht, BMW e orologi di lusso.
“Onori: ‘Il licenziamento, una benedizione che ha fatto rifiorire la mia vita’”
L’ex-manager fermano ha condiviso la sua esperienza di rinascita dopo aver perso il lavoro in una forte multinazionale, svelando il suo nuovo impegno nel banco della solidarietà. La sua storia è emersa durante la distribuzione dei pacchi di Natale a Macerata, in collaborazione con la Fondazione Colonna.
Il cambio di rotta nella carriera di Onori è stato causato da un passaggio a una più piccola azienda italiana, un progetto che alla fine naufragò, lasciandolo senza lavoro da una notte all’altra. Invece di cedere alla disperazione, Onori ha abbracciato l’opportunità di contribuire alla comunità attraverso il volontariato, un’iniziativa supportata dalla moglie già impegnata in attività solidali.
“Da manager di successo a volontario impegnato: la sua storia di rinascita”
Onori ha confessato che il suo precedente lavoro gli forniva potere, ricchezza e una posizione di rilievo, ma il licenziamento ha portato una rinnovata prospettiva sulla felicità. “Non è tutto nell’avere una posizione, nella ricchezza o nell’arrivare. Dopo il licenziamento, la mia famiglia e l’impegno nel banco di solidarietà sono stati determinanti per la mia rinascita”, ha dichiarato Onori.
L’ex-manager ha raccontato del suo peregrinare tra gli sportelli Inps e l’Ufficio del Lavoro, affrontando la vera povertà e incontrando persone umili e madri con figli a carico. La sua storia di trasformazione è stata condivisa durante la distribuzione dei pacchi di Natale, grazie all’incontro con Ivan Capeci del banco di solidarietà di Macerata.
“Nel volontariato trovo più di quanto ho perso”
Ora disoccupato, Onori nutre il desiderio di portare il pacco alimentare preparato dal banco di solidarietà ai più bisognosi. “In questo tipo di attività si riceve molto più di ciò che si dona. Il tempo non torna e non possiamo sprecarlo”, ha concluso Onori, evidenziando la ricchezza umana che ha scoperto nel volontariato rispetto ai lussi di un tempo.
