ECONOMIA – SOCIAL – Il Declino dell’Impero di Chiara Ferragni: Una Critica Socio-Economica e la Speranza per un Cambio Culturale

Italian fashion blogger, businesswoman and model Chiara Ferragni poses during a photocall on the occasion of the 73rd Sanremo Italian Song Festival, in Sanremo, Italy, 07 February 2023. The music festival will run from 07 to 11 February 2023. ANSA/ETTORE FERRARI

Il declino dell’impero di Chiara Ferragni suscita soddisfazione in un segmento significativo della società italiana, e noi non sfuggiamo a questo sentimento. Tuttavia, vale la pena esplorare le ragioni di tale contentezza, che affondano le radici in considerazioni profonde, estranee all’invidia sociale. La fetta di Italia che celebra il crollo dell’empireo di Ferragni è quella produttiva, liberale, evoluta e progressista. La gioia non proviene da un sentimento di odio o risentimento, ma da una posizione valoriale in netto contrasto con quella che l’influencer ha sempre scelto di incarnare.

Chiara Ferragni ha costruito la sua fortuna sfruttando la deriva analfabetista della società contemporanea, alimentata da una massa di seguaci ignoranti, paragonabili a quelli della TV di Wanna Marchi, solo trasportati su piattaforme digitali. Questo modello di successo non ha mai conquistato le persone colte e preparate, che non apprezzano l’idea di “farsi da soli” se il risultato non è virtuoso. Ferragni, a differenza delle organizzazioni criminali, ha costruito un impero che manca di valore sociale e buon senso.

L’empireo di Chiara Ferragni è un regno di menzogna e ipocrisia, una narrazione di vita priva di sostanza, basata sull’ostentazione del lusso sfrenato, consumismo e mancanza di principi. La sua connessione con il rapper Fedez, noto per le canzoni violente e omofobe, aggiunge ulteriori elementi di dissenso, poiché la coppia si è spesso eretta a paladini della giustizia.

La vera critica si estende alla lotta politica di Ferragni e Fedez, che, anziché rappresentare la cultura produttiva e liberale, incarna quella della rabbia e dell’odio sociale. Le loro battaglie politiche spesso si basano su posizioni prive di contenuti, e la loro ricerca spasmodica di “mi piace” ha portato a episodi come lo scandalo del supermercato vandalizzato per il compleanno di Fedez nel 2018.

Ora, con l’aggiunta delle accuse di “truffa” nei confronti di Chiara Ferragni, ci troviamo di fronte a una situazione che non coinvolge solo la coppia, ma piuttosto il vasto pubblico di giovani pronti a essere influenzati da figure discutibili. La speranza è che il collasso dell’impero di Ferragni segni l’inizio di una riflessione collettiva sulla deriva degli “influencer” e che si apra la strada a un cambio di mentalità.

Nel contesto della società produttiva e colta, gli autentici “influencer” sono gli intellettuali, figure di saggezza e conoscenza che contribuiscono al progresso e al benessere collettivo. La storia di un paese, ricca di figure illustri come Dante, Galileo Galilei e Umberto Eco, non dovrebbe decadere in una glorificazione di personaggi che promuovono valori superficiali e consumistici. Auspichiamo che il declino di Chiara Ferragni rappresenti un segno di cambiamento e la fine dell’era degli “influencer” superficiali, aprendo la strada a una ritrovata valorizzazione degli autentici pilastri culturali della società.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.