La Rivoluzione Digitale: Impatti e Prospettive per il Diritto Privato

La rivoluzione digitale, in costante evoluzione, mette alla prova il sistema del diritto privato, influenzando sia i rapporti tra operatori professionali e utenti che la regolamentazione delle attività e dei servizi offerti al mercato. Ma come si riflette la supremazia tecnologica di alcune imprese sugli utenti, e quali strumenti di controllo sono necessari per garantire la tutela delle attività individuali?

Questi interrogativi cruciali sono stati al centro del tradizionale convegno annuale organizzato dall’Unione dei Privatisti in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università Cattolica. Il convegno, svoltosi venerdì 17 e sabato 18 novembre, ha esplorato diverse prospettive, dalle Autorità indipendenti alle figure esperte del diritto privato, cercando risposte alle nuove sfide legate alla digitalizzazione e alle attività economiche nell’era delle piattaforme digitali, degli algoritmi e delle tutele civili.

Il Professor Antonio Albanese, ordinario di Diritto Civile presso la Facoltà di Giurisprudenza e responsabile scientifico dell’unità locale Prin E-Agorà, ha inaugurato il convegno con un discorso introduttivo. Albanese ha sottolineato come la rapida trasformazione digitale stia influenzando la vita quotidiana, sollevando la questione di come il diritto possa adeguarsi a un cambiamento così veloce.

Il Professor Albanese ha affrontato la percezione diffusa che il diritto fatiche a tenere il passo con l’innovazione tecnologica. Tuttavia, ha chiarito che questa sfida non deve necessariamente assumere una connotazione negativa. Il diritto, infatti, deve concentrarsi sulle manifestazioni concrete delle attività umane e intervenire solo quando gli interessi confliggono. L’anticipazione eccessiva di fenomeni non ancora ben definiti può portare a regolamentazioni artificiose e velleitarie.

Albanese ha evidenziato che lo sviluppo delle nuove tecnologie non avviene in un vuoto normativo. Le regole generali del diritto privato e l’attività di regolamentazione delle Autorità indipendenti possono offrire soluzioni ai conflitti emergenti. Queste Autorità, anche quando non hanno competenze specifiche sulla tecnologia in questione, sono legittimate a intervenire per proteggere i diritti delle persone e gli interessi della società che potrebbero essere danneggiati.

Attraverso un intervento capillare, che si estende alla disciplina dei rapporti tra privati, si prevengono condotte scorrette e abusi di potere tecnologico. La regolamentazione agisce come limite esterno alle scelte imprenditoriali, senza sostituirsi all’iniziativa economica privata. Le norme del diritto privato, inclusi i divieti di abusi di potere contrattuale, insieme alle norme sulla responsabilità civile, contribuiscono a un sistema di disincentivi che bilancia gli interessi individuali con l’obiettivo collettivo di promuovere innovazioni benefiche per la società.

In conclusione, l’attività regolatoria delle Autorità indipendenti e le categorie del diritto privato emergono come strumenti complementari, in grado di affrontare concretamente le sfide poste dal progresso tecnologico. La duplice prospettiva di regolamentazione e diritto privato fornisce risposte efficaci ai problemi attuali, garantendo una gestione equilibrata e responsabile delle nuove tecnologie nel contesto legale.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.