Scienza – L’Immortalità Digitale: Tra Innovazioni Tecnologiche e Sfide Etiche

Il recente numero della rivista culturale “Calibano”, edita dalla casa editrice effequ, svela un’affascinante riflessione sulla connessione tra intelligenza artificiale e la nuova frontiera dell’immortalità. In occasione dell’inaugurazione della stagione 2023/2024 del Teatro dell’Opera di Roma con l’opera “Mefistofele” di Arrigo Boito, il focus del numero si sposta sul tema del postumano, esplorando le ambizioni umane di superare i confini della mortalità.

Il filosofo Davide Sisto, specializzato in tanatologia e digitale, contribuisce al dibattito con illuminanti riflessioni. Durante l’agosto 2023, l’attenzione internazionale si è concentrata su un neologismo intrigante: “thanabot”, coniato dal programmatore Jason Rohrer. Questo termine, un connubio tra “bot” e “tanatologia”, si riferisce all’uso di ChatGPT per emulare le comunicazioni di persone defunte, basandosi su dettagli biografici, narrazioni e documenti audiovisivi.

Il “Project December” di Rohrer offre a chiunque la possibilità di creare gemelli artificiali di cari defunti, dimostrando la crescente intersezione tra tecnologia digitale e il desiderio umano di immortalità. L’Amazon re:MARS Conference del 2022 ha ulteriormente sorpreso il pubblico, con il vice presidente senior del team Alexa, Rohit Prasad, annunciando la capacità dell’assistente vocale di imitare qualsiasi voce dopo appena un minuto di ascolto di un file audio.

Il Life Story Avatar di HereAfter AI, creato dal giornalista scientifico James Vlahos, offre un’esperienza “viva” e “interattiva” della biografia personale, consentendo alle persone di condividere dettagli minuziosi delle loro vite. Gli ologrammi, che sostituiscono star della musica e del cinema defunte, rappresentano un’altra tappa nell’esplorazione dell’immortalità digitale.

L’articolo mette in evidenza la trasformazione dei ricordi in una vita artificiale che supera i confini della mortalità. Tuttavia, emerge una sottile distinzione tra l’immortalità e la semplice memoria, sottolineando le sfide etiche e psicologiche legate all’elaborazione del lutto. Gli studiosi invitano a considerare questi sviluppi come moderni strumenti di ricordo, permettendo un dialogo più vivo con le memorie dei defunti.

Il concetto di immortalità digitale solleva interrogativi sul ruolo invasivo dei vivi nella gestione dei ricordi dei morti. Gli autori sottolineano che ogni memoria è influenzata dalla prospettiva di chi la tramanda, evidenziando l’importanza di considerare questi sviluppi nel contesto dell’evoluzione umana alla ricerca dell’eternità.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.