SCIENZA – L’Ingegneria a Trieste: Tradizione, Sfide e Prospettive per il Futuro

Il cuore dell’ingegneria batte a Trieste, terra di antica saggezza e innovazione, dove il termine “Ingegno” ha le sue radici nel latino Ingenium. Da qui nasce la capacità di affrontare sfide in svariati campi, offrendo soluzioni pratiche di natura tecnica e scientifica. Un viaggio attraverso la storia etimologica che ci guida nel mondo dell’ingegneria, dalla formazione accademica alla professione, con uno sguardo al contesto sociale arricchito dal centenario dell’Albo Nazionale degli Ingegneri, festeggiato nel novembre del 2023, legato alla Legge del Regno d’Italia n.1395 del 24 giugno 1943.

A Trieste, la “casa madre” degli ingegneri trova dimora in via Genova 14, sede dell’Ordine provinciale condivisa con i “cugini” architetti, in una collaborazione che va al di là delle mura domestiche. Alla guida dell’Ordine, il Presidente Giovanni Basilisco, 49 anni, eletto nell’autunno del 2021 e destinato a guidare l’Ordine sino al 2025. Un periodo cruciale per un Ordine professionale che ha subito le riforme che hanno trasformato il percorso universitario.

“La riforma del 2000, con i 3 anni più 2, ci ha fornito indicazioni cruciali,” sottolinea il Presidente Basilisco. “La laurea triennale, che ora, dopo un esame, conferisce il titolo di Ingegnere Junior, ha ridotto la parte propedeutica. Sebbene l’Ordine Nazionale spinga per percorsi ancora separati, credo che sia importante considerare le indicazioni della riforma.”

La strada per diventare ingegnere è, senza dubbio, una delle formazioni accademiche più impegnative, e il Presidente Basilisco ribadisce il prestigio e l’impatto concreto nel mercato del lavoro: “La laurea in ingegneria è sempre molto richiesta, indipendentemente dalla specializzazione. In un’epoca di sviluppo tecnologico, la mente dell’ingegnere resta indiscutibile.”

Ma è davvero una professione elitaria? Basilisco afferma con orgoglio che la formazione in ingegneria è una delle più impegnative, dove la tradizione di esami difficili persiste, resistendo alle scorciatoie. Le specializzazioni sono numerose, così come le opportunità di lavoro, che includono anche opzioni in divisa come l’arruolamento nel Genio dell’Esercito o nei Vigili del Fuoco.

L’Ateneo di Trieste offre percorsi triennali e magistrali in ingegneria Civile e Ambientale, Navale, Industriale, Elettronica e Informatica. Trieste, terra di scienza, vanta oltre il 30% di laureati nel settore delle Tecnologie dell’Informazione e Comunicazione (ICT), orientati allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Altro campo di eccellenza è quello biomedico, con il gruppo TBC, costituito da ingegneri clinici, diventato un punto di riferimento nazionale grazie al ruolo dell’Università di Trieste nella formazione.

Il Presidente Basilisco mira a concludere nuovi progetti durante il suo mandato, coinvolgendo maggiormente i colleghi nella vita dell’Ordine e ricordando loro che è la loro casa. E le colleghe? Sebbene le donne ingegnere siano meno numerose, l’Ordine di Trieste annovera figure come l’Ingegnere Marina Palusa, che sottolinea il rispetto per il suo ruolo, anche se in passato negli ambienti edilizi qualche sorpresa era inevitabile. Siamo di fronte a una realtà illuminata dell’ingegneria a Trieste, una “isola (quasi) felice” con trame ancora da definire.*

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.