Airbnb, dopo aver stretto un accordo con il fisco italiano sulle tasse, riporta una perdita di 349 milioni di dollari nel quarto trimestre. La società, tuttavia, sottolinea un aumento delle prenotazioni e delle entrate, affermando che la domanda per gli affitti a breve termine rimane robusta.
A livello globale, i ricavi registrano un aumento del 17%, raggiungendo i 2,22 miliardi di dollari, superando le previsioni degli analisti di FactSet, che si attestavano a 2,17 miliardi di dollari. Le prenotazioni crescono del 12%, mentre la tariffa media giornaliera registra un incremento del 3%.
Per il primo trimestre, Airbnb prevede ricavi compresi tra 2,03 e 2,07 miliardi di dollari, soddisfacendo o superando le aspettative di Wall Street, ma avverte che la Pasqua anticipata nel 2024 potrebbe influire sulla crescita nel secondo trimestre.
Il CEO Brian Chesky comunica agli analisti che la società sta ottimizzando il suo business, rendendo i prezzi più trasparenti, limitando le spese di pulizia e riducendo le cancellazioni da parte degli host.
La recente intesa con il fisco italiano ha portato Airbnb a versare 576 milioni di euro (621 milioni di dollari) per questioni legate alle trattenute sugli host in Italia. Airbnb sostiene di non aver commesso alcun illecito e, escludendo gli oneri fiscali straordinari, avrebbe riportato un guadagno di 489 milioni di dollari.
Chesky annuncia che Airbnb sta espandendo la sua piattaforma di noleggio in paesi in cui non è ancora consolidata, come Germania, Brasile e Corea del Sud, con sperimentazioni imminenti in Svizzera, Belgio e Paesi Bassi. Tuttavia, dettagli sulla nuova strategia saranno rivelati solo alla fine dell’anno, mentre la società si prepara a offrire più di un semplice alloggio, seguendo l’esempio di rivali come Booking Holdings ed Expedia Group, che mirano a diversificare i ricavi attraverso nuovi settori come voli e auto a noleggio.
