CES 2020: il Salone dell’innovazione ha l’uomo al centro

Dall’occhio elettronico di Bosch che controlla l’attenzione di chi guida al concept di Mercedes e il drone autonomo di Hyundai, ma il tema di fondo è l’interazione tra uomo, tecnologia e auto

A gennaio l’automobile riparte sempre, ma questa volta la geografia cambia. C’era una volta Detroit, il Salone americano per eccellenza che faceva girare la testa all’Europa: l’anno solare delle quattro ruote iniziava inevitabilmente da lì. Poi la crisi (della città, dell’industria e dei Saloni riservati solo alle auto in generale) ha spostato le priorità, e anche il calendario. Detroit emigra a giugno, cambiando inevitabilmente formula, e la Befana fa rotta su Las Vegas. Tra poche ore negli sconfinati locali del Convention Center si apre l’edizione 2020 del Consumer Electronic Show, meglio noto con il bruttissimo acronimo di CES, il Salone dell’innovazione più partecipato del mondo, un calderone dove convivono e prosperano mille segmenti dell’elettronica, e nel quale sfilano tendenze e diavolerie tecnologiche che promettono di segnare la vita di tutti nel prossimo futuro.

L’automobile, fino a poche edizioni fa, qui si ritagliava un angolino di spazio: sopraffatta da robotica, telefonia, computer, tv e telecomunicazioni, cedeva il passo. Oggi continua a recitare da comprimaria da un punto di vista quantitativo ma le sue novità viene a presentarle qui. Soprattutto perchè ormai l’auto è uno smartphone con le ruote, e l’elettronica di bordo occupa più spazio e importanza di motore e serbatoio messi insieme. Ecco allora che fra i temi più gettonati nelle prossime ore tra gli addetti ai lavori ci sarà certamente quello della sicurezza digitale, sia per i sistemi elettronici on board (sempre più complessi e per questo anche vulnerabili) ma anche per quanto riguarda l’infotainment di bordo. I rischi delle auto connesse alla rete diventerà un argomento scottante nel prossimo futuro, e in parte lo è già: quando si parlerà di sicurezza della circolazione – già dai prossimi mesi – non ci dovremo limitare alle sole infrastrutture stradali o ai guidatori, ma anche a fattori terzi purtroppo di sempre più difficile identificazione.

Elettrificazione, guida autonoma e connettività i temi trattati con maggior dovizia di particolari: dai marchi tedeschi in particolare, per i quali gli Usa (insieme alla Cina) sono il primo mercato. Mercedes non a caso, sarà presente a Las Vegas con uno schieramento di top manager degno dell’impegno che la Casa tedesca ha avviato nella rivoluzione della mobilità e con importanti novità nell’ambito di quella tipologia di veicoli che l’azienda definisce in una sua nota “Sustainable Modern Luxury”. Lo show sarà aperto dall’intervento di Ola Kaellenius, ceo di Daimler AG e di Mercedes-Benz AG che già dal 6 gennaio – con una trasmissione in streaming attraverso Mercedes Me (https://media.mercedes-benz.com/ces2020) fornirà una visione della futura interazione tra uomo, tecnologia, natura e macchina. Kaellenius svelerà in prima mondiale una pionieristica concept car a cui Mercedes ha lavorato assieme ad uno dei marchi più innovativi del settore dell’intrattenimento, un simbiosi questa che si rifletterà anche nella ridisegnata presenza al CES 2020. Lo stand Mercedes invita i visitatori in una nuova realtà con la possibilità di sperimentare i punti salienti della tecnologia EQ, concretizzata nel modello EQC 400 4Matic completamente elettrico, nella Vision EQS e nel nuovo concept. «Le caratteristiche creative e di tendenza di questa show car – si legge in una nota – corrisponderanno alla filosofia del marchio che pone l’accento sull’uomo e fissa gli standard per il futuro della mobilità».

Lo scenario antropocentrico è comunque centrale nella strategia di moltissimi altri marchi presenti a Las Vegas, tanto da segnalarsi come il vero tema di questa edizione. Lo anticipano anche altre aziende automobilistiche che antepongono concettualmente alle quattro ruote un futuro dove il vero motore di tutto è l’uomo, che può operare attraverso ciò che la tecnologia mette a disposizione – dalle App per scegliere il car sharing o i mezzi pubblici fino ai modelli a idrogeno, a metano, a benzina, diesel di ultima generazione ed elettrici – e preservare la libertà di muoversi e l’ambiente dove farlo.

BMW infatti ha già diffuso info e foto dell’elettrica i3 in formato Urban Suite, un autentico salotto mobile per viaggiare “eco” che rappresenta la visione di mobilità del futuro del marchio di Monaco. Con i3 Urban Suite – che arriva dopo sette anni di proposte in ambito elettrico – BMW si sposta ancora di più verso l’individualità, da sempre uno dei punti forti della sua produzione di automobili ad alte prestazioni. La peculiarità di questa vettura innovativa (l’attuale i3 è il modello elettrico più venduto al mondo nel segmento premium) è quella di creare uno spazio invitante con un alto fattore di benessere in cui trascorrere il tempo che spesso si dilata nei lunghi ingorghi urbani, un luogo ideale dunque per rilassarsi, godere degli intrattenimenti multimediali o concentrarsi sul lavoro in un ambiente silenzioso e privato. In occasione del CES una flotta di Bmw i3 convertite in Urban Suites circolerà a Las Vegas, messa a disposizione del pubblico che potrà farsi trasportare con autista verso la destinazione desiderata prenotando il viaggio con una App dedicata.

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Anche Jaguar Land Rover è presente al salone con la Nuova Defender 110 e nuova Defender 90 per presentare le novità legate al sistema infotainment e ai dispositivi avanzati di connettività e sicurezza. Audi risponde a suon di innovazioni digitali da integrare in abitacolo, soluzioni che trasformano gli interni di un veicolo in una realtà metà concreta e per metà virtuale. E la visione di Nissan per il futuro della mobilità si palesa con numerose esposizioni, attività e dimostrazioni: dal concept a zero emissioni Nissan Ariya, al van per gelati 100% elettrico, fino alla pallina da golf che trova sempre la strada per la buca. Presso lo stand Nissan i visitatori potranno sperimentare in prima persona il concetto di omotenashi, l’autentica ospitalità giapponese. I prodotti esposti stimolano i cinque sensi e mostrano in che modo le avanzate tecnologie possono rendere la vita quotidiana ancora più semplice e emozionante.

Dopo l’auto “con le gambe” del CES 2019 nello scorso gennaio, che era stata una divertente ma fin troppo futuribile provocazione, Hyundai invece entra decisamente nel concreto presentando a Las Vegas una visione della mobilità decisamente sofisticata, come il suo primo Personal Air Vehicle (PAV) cioè un drone a pilotaggio autonomo che potrebbe diventare parte integrante di uno scenario che gli esperti definiscono panorama UAM (Urban Air Mobility). Nelle megalopoli, soprattutto quelle asiatiche, un uso gestito dalla Intelligenza Artificiale dello spazio aereo dovrebbe alleviare gli ingorghi stradali e ridare qualità della vita ai pendolari. Una modalità di viaggio che si completa con quella che forse è la novità più interessante, il Purpose Built Vehicle (PBV), un minibus elettrico a guida autonoma, secondo Hyundai trasformabile in qualcosa di più di un semplice mezzo di trasporto, che si unisce al servizio del drone in corrispondenza di un hub che è al tempo stesso punto di decollo e di atterraggio per i velivoli e punto di interscambio, senza far mai uscire all’aperto i passeggeri.

E’ invece strategica la presenza di Fiat-Chrysler al Consumer Electronics Show 2020, dove insieme al debutto della Centoventi, l’espressionea della visione di Fiat per quanto riguarda il futuro della mobilità elettrica di massa, presenta le sue più recenti tecnologie relative all’elettrificazione, alla User Experience (UX) e alla connettività Uconnect attraverso un’esposizione visiva e fisica che rende omaggio alla storia e alla tradizione di innovazione del Gruppo. Situato nel padiglione principale del Las Vegas Convention Center, lo stand Fca al CES si estende su una superficie di oltre 550 metri quadri che offre ai visitatori un’esposizione improntata a conoscenza, impegno e divertimento. Al centro dello spazio espositivo si trova uno schermo rotante. Mentre la struttura di circa 12 metri ruota come un grande giradischi, le immagini dei prodotti si alternano davanti ai visitatori come in un racconto digitale che si dipana sullo straordinario schermo HoloGauze in omaggio alla storia e alle innovazioni tecnologiche dei marchi. In alto, uno schermo a LED a forma di cono illuminato proietta immagini aeree. Qui il marchio Jeep espone tre modelli dotati di tecnologia ibrida plug-in. Si tratta del primo passo nel processo di elettrificazione della gamma Jeep che consentirà al brand di offrire opzioni elettrificate su tutti i modelli entro il 2022. Tutti i veicoli elettrificati del marchio saranno caratterizzati dal nuovo badge “Jeep 4xe” che segna la svolta di Jeep rafforzandone l’impegno a diventare leader nelle sofisticate tecnologie ecocompatibili. Prima mondiale inoltre per il concept Airflow Vision, mezzo dal design definito “scultoreo” che anticipa i mezzi di trasporto premium di Fca che interagiscono con le tecnologie avanzate.

Il CES è tradizionalmente la vetrina più importante al mondo per l’high tech e l’innovazione applicate a tutti gli oggetti e i dispositivi che utilizziamo quotidianamente. Ed è quindi anche per Bosch una formidabile passerella per raccontare cosa è stato fatto e soprattutto cosa sta per accadere nelle Smart City. In questa rivoluzione una nuova generazione di display digitali svolgerà un ruolo chiave nell’interazione tra i conducenti e i loro veicoli, cambiando le modalità di fruizione delle informazioni e dei contenuti d’intrattenimento. A Las Vegas dunque Bosch anticipa questi cambiamenti con una nuova famiglia di display 3D, che utilizzano una tecnologia tridimensionale passiva, il che significa che non servono occhiali o visori e che non utilizzano telecamere per il rilevamento degli occhi. L’effetto 3D realistico viene visualizzato più velocemente rispetto ad uno schermo tradizionale e può essere osservato da diverse prospettive e da più passeggeri contemporaneamente. La profondità di campo del nuovo display Bosch può aiutare i conducenti a cogliere rapidamente importanti informazioni, come quelle che provengono dai sistemi di assistenza. È il caso degli avvisi di coda o di ingorgo, una comunicazione urgente al guidatore che può letteralmente “emergere” dal cruscotto e catturare l’attenzione di chi è ai comandi dell’auto. Altra situazione in cui il display 3D Bosch offre grandi vantaggi è la retromarcia: l’immagine della telecamera visualizzata in tre dimensioni è più realistica, e consente una rilevazione tempestiva degli ostacoli e aiuta ad avvicinarsi ai limiti entro cui manovrare.

Ma c’è molto di più in cantiere. Un occhio elettronico, gestito dall’intelligenza artificiale, servirà nei prossimi anni a sorvegliare, nel pieno rispetto della privacy, il comportamento del guidatore e dei passeggeri e rilevare momenti di distrazione o di sonnolenza, in modo da trasformare l’auto in un “sistema salva-vita”. È questa la promessa sempre di Bosch che presenta anche una delle prime applicazioni pratiche (e estendibili ai modelli prodotti in grande serie) del programma che il colosso tedesco dell’innovazione e dei servizi svilupperà entro i prossimi anni e che punta ad azzerare l’incidentalità sulle strade. «Quando l’auto sarà in grado di sapere da sola cosa fanno il guidatore e gli occupanti, la guida diventerà più sicura e comoda», afferma Harald Kroeger, membro del consiglio di amministrazione di Robert Bosch GmbH. Questo sistema, basato su specifiche telecamere e l’Intelligenza artificiale (Ai) potrebbe entrare in produzione nel 2022, cioè nell’anno in cui l’Unione Europea renderà obbligatorie nei nuovi modelli le tecnologie che avvertono i conducenti del rischio di sonnolenza e soprattutto di distrazione. Studi internazionali affermano che quasi un incidente su dieci è causato da distrazione o sonnolenza, un vero allarme che ha spinto Bosch a sviluppare un sistema di monitoraggio interno che rileva e avvisa di questo rischio e fornisce assistenza alla guida. Una fotocamera integrata nel volante rileva quando le palpebre del conducente si stanno appesantendo, quando sono distratte e quando osservano il passeggero a lato o, peggio, verso i sedili posteriori. In questi casi, il sistema avverte i conducenti distratti dallo smartphone o prossimi ad addormentarsi, raccomanda una pausa in caso di stanchezza e addirittura riduce la velocità dei veicoli, a seconda delle richieste della Casa automobilistica e anche dei requisiti legali.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.