Come diventare dipendente pubblico senza concorso

Lavorare nella Pubblica Amministrazione non sempre richiede un concorso pubblico: ci sono delle eccezioni e con la riforma del reclutamento queste sono destinate ad aumentare.

Chi non vorrebbe lavorare come dipendente pubblico: da molti, infatti, il lavoro nel pubblico impiego viene visto come un’opportunità per avere un incarico sicuro e ben pagato. Nella grande maggior parte dei casi, però, per lavorare nella Pubblica Amministrazione serve prendere parte – e superare – a un concorso pubblico, il quale può essere per soli titoli oppure anche per esami (prevedendo dunque una serie di prove scritte e orali).

Ma lavorare nella Pubblica Amministrazione senza concorso è possibile, anche alla luce delle novità introdotte dal Decreto Reclutamento (per il quale si attende il sì definitivo del Parlamento). Vediamo quali sono queste eccezioni e quando appunto è possibile diventare un dipendente pubblico senza dover necessariamente prendere parte a un concorso pubblico.

Come diventare dipendente pubblico: cosa dice la legge

Pensate: è persino la Costituzione a stabilire l’obbligo di concorso per chi vuole entrare a lavorare nella Pubblica Amministrazione. Nel dettaglio, all’articolo 97, comma 3, la Costituzione stabilisce che “agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge”.

A questa si aggiunge poi l’articolo 35comma 1, del decreto legislativo 165/2001, recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” e conosciuto anche come Testo unico sul pubblico impiego, dove si legge che per lavorare nella Pubblica Amministrazione è necessario sostenere tramite procedure selettive conformi ai principi del comma 3 suddetto, le quali sono finalizzate all’accertamento della professionalità richiesta. Queste devono garantire “in misura adeguata l’accesso dall’esterno”.

Si tratta dunque di una disposizione di legge che conferma l’obbligatorietà del concorso pubblico per lavorare nella PA. Ma questo non significa che si tratta di un obbligo assoluto, in quanto comunque ci sono delle eccezioni.

Lavoratori invalidi

Vi è ad esempio la possibilità di lavorare nella Pubblica Amministrazione senza concorso per i lavoratori invalidi. Nel caso degli invalidi civili con riduzione della capacità lavorativa superiore al 45% iscritti alle liste di collocamento mirato, infatti, viene previsto – sempre dal suddetto articolo 35 – che l’assunzione presso un’amministrazione pubblica è possibile anche senza concorso ma solo nel caso in cui si tratti di un profilo o di una qualifica per la quale è richiesto il solo requisito della scuola dell’obbligo.

Nel comma 2 viene infatti precisato anche che le “assunzioni obbligatorie da parte delle amministrazioni pubbliche, aziende ed enti pubblici dei soggetti di cui alla legge 68/1999 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili) avvengono per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento mirato, previa la sola verifica della compatibilità dell’invalidità con le mansioni da svolgere”.

Questo non vale solo per gli invalidi civili, ma anche per tutte le altre categorie che possono iscriversi al collocamento mirato.

Assunzioni per chiamata diretta per lavorare nella Pubblica Amministrazione

Ci sono altri casi in cui l’assunzione presso la Pubblica Amministrazione avviene non tramite concorso ma con assunzioni per chiamata diretta. Oltre alla chiamata numerica per gli iscritti al collocamento mirato abbiamo anche quella individuale, riservata a coloro che rientrano in una delle seguenti categorie:

  • coniuge e figli del personale di forze armate, forze dell’ordine, corpo nazionale dei vigili del fuoco e personale della polizia locale deceduto nell’espletamento del servizio;
  • vittime del terrorismo e della criminalità organizzata;
  • coniugi superstiti dei morti sul lavoro
  • testimoni di giustizia.

Lavorare nella Pubblica Amministrazione a tempo determinato

Esistono poi delle situazioni in cui si può lavorare per la Pubblica Amministrazione senza concorso. Ci sono delle situazioni riconosciute dalla legge, ma solo per forme di lavoro temporaneo, infatti, in cui viene data la possibilità di lavorare per gli enti pubblici senza necessità di affrontare il concorso. Si tratta comunque di casi molto specifici, previsti perlopiù per casi di necessità: vale ad esempio, quando si richiedono delle consulenze individuali o comunque delle forme di collaborazione esterna, contratti di prestazione d’opera intellettuale o comunque per contratti di somministrazione.

È il caso, ad esempio, dei contratti a tempo determinato nella scuola.

Le nuove regole sul reclutamento nella Pubblica Amministrazione

Con il Dl Reclutamento oggi in esame in Parlamento per la conversione in legge, cambiano le regole per il reclutamento nella Pubblica Amministrazione. In vista dell’attuazione del PNRR, infatti, vengono semplificate le procedure per le assunzioni di professionisti nella Pubblica Amministrazione.

Un nuovo piano di assunzioni che – spiega il Ministro Brunetta – garantirà un reclutamento legato al “merito, trasparenza, valutazione e monitoraggio”. A tal proposito ci sarà un portale per il reclutamento dove chi vuole candidarsi per lavorare nella Pubblica Amministrazione può inserire il proprio Curriculum Vitae.

Un portale che servirà per incrociare domanda e offerta per un nuovo sistema di assunzioni rapide nella Pubblica Amministrazione, con l’obiettivo di ricercare i professionisti più qualificati necessari per realizzare i progetti previsti dal PNRR.

Il nuovo piano permetterà alle amministrazioni pubbliche di procedere con nuove forme di contrattualizzazione, ad esempio con la sottoscrizione di contratti di apprendistato per i più giovani, ma anche di concorsi rapidi e digitali per i soli contratti a tempo determinato.

E non sempre ci saranno concorsi: per gli incarichi ai professionisti potranno esserci delle corsie alternative, procedure trasparenti e rigorose rivolte alle figure ad alta specializzazione, ossia per coloro che ad esempio possiedono un dottorato o un master, o comunque possono vantare esperienza almeno triennale in organismi italiani, internazionali e dell’Unione europea.

Una volta che il portale sarà operativo, dunque, ci saranno dei casi in cui si potrà lavorare nella Pubblica Amministrazione anche senza concorso con la pubblicazione di bandi specifici per il reclutamento del personale.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.