Covid, riaprono le palestre: le regole per allenarsi in sicurezza

Il presidente Mario Draghi ha annunciato l’anticipo rispetto alla data prevista dell’1 giugno per il ritorno nelle strutture. Si riparte dal 24 maggio ma con un protocollo preciso da seguire per evitare i contagi: dal distanziamento alle mascherine ma anche l’uso degli spogliatoi, delle docce e degli attrezzi. Ecco cosa si può o non si può fare

A partire dal 24 maggio riaprono ufficialmente le palestre: ad annunciarlo è stato il governo che ha anticipato la ripartenza per strutture e clienti rispetto alla data che in un primo momento era stata fissata all’1 giugno. Riaperture che però comportano regole precise e linee guide da rispettare: protocolli che lo stesso governo ha reso pubblici

Per i gestori, innanzitutto, è obbligatorio predisporre e rendere visibile all’entrata della struttura un apposito cartello contenente il numero massimo di presenze consentite all’interno dei vari ambienti come le sale e gli spogliatoi

All’interno dovrà essere garantito il rispetto delle prescrizioni igieniche di base: obbligatorio rilevare la temperatura a tutti i frequentatori, soci, addetti, accompagnatori, giornalmente al momento dell’accesso, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C; obbligatorio verificare all’ingresso che fruitori dei servizi ed eventuali accompagnatori indossino la mascherina protettiva; individuare percorsi di ingresso e di uscita differenziati

Sempre per i gestori, è obbligatorio mettere a disposizione dispenser di gel disinfettante nelle zone di accesso all’impianto, di transito, nonché in tutti i punti di passaggio, inclusi gli accessi agli spogliatoi e ai servizi e gli accessi alle diverse aree

Per istruttori e clienti è obbligatorio mantenere sempre la distanza interpersonale minima di 1 metro, che diventano due durante l’attività fisica. Ad eccezione del momento specifico in cui si svolge attività fisica sul posto, è sempre obbligatorio indossare la mascherina, anche durante l’allenamento se il cliente si sposta da una postazione o un attrezzo di allenamento all’altro. Viene anche consigliato di lavarsi frequentemente le mani, non toccarsi mai occhi, naso e bocca con le mani, starnutire e/o tossire in un fazzoletto o nella piega interna del gomito

Le linee guida del governo prevedono anche che si evitino di lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per l’attività fisica, ma riporli in zaini o borse personali; bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate; gettare subito in appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati (ben sigillati) e non consumare cibo negli spogliatoi e all’interno degli spazi dedicati all’attività sportiva

Tra i protocolli da eseguire per i gestori: dare indicazioni sulle corrette modalità e tempi di aerazione dei locali; specifiche attività di filtrazione dell’aria nei locali chiusi ad alta densità di persone o di attività, vietare lo scambio tra operatori sportivi e personale comunque presente nel sito sportivo di dispositivi come smartphone e tablet

Per tutti è necessario disinfettare i propri effetti personali e non condividerli (borracce, fazzoletti, attrezzi, ecc.); arrivare nel sito già vestiti adeguatamente alla attività che andrà a svolgersi o in modo tale da utilizzare spazi comuni per cambiarsi e muniti di buste sigillanti per la raccolta di rifiuti potenzialmente infetti; non toccare oggetti e segnaletica fissa

Inoltre è vietato l’utilizzo delle docce, indipendentemente dal distanziamento interpersonale di coloro che ne fanno uso

Va ricordato inoltre che le piscine all’interno delle palestre rimarranno chiuse fino all’1 luglio, data in cui – secondo il decreto riaperture – si potrà tornare ad utilizzare anche le piscine al coperto. Quelle all’aperto, invece, sono già state riaperte dalla seconda metà di maggio

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.