Dal Daspo ai commercialisti al carcere agli evasori, i cambi di passo sulle misure della manovra

Con l’avvicinarsi del 15 ottobre, quando il governo dovrà presentare la manovra a Bruxelles, sono aumentati i casi in cui il ministro dell’Economia Gualtieri ha dovuto chiarire che alcune misure date per certe da qualche esponente dell’esecutivo nella prossima legge di Bilancio in realtà non ci saranno

di An.C.

Da sinistra a destra, il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri (foto Ansa)
Da sinistra a destra, il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri (foto Ansa)

2′ di lettura

Più si avvicina il 15 ottobre, quando il governo dovrà presentare la manovra a Bruxelles, più il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri è costretto a intervenire per chiarire che alcune misure date per certe da qualche esponente dell’esecutivo nella prossima legge di Bilancio in realtà non ci saranno.

Chiarimenti che negli ultimi giorni si sono fatti frequenti: si sono concentrati, in particolare, sul tema della lotta all’evasione. Il decreto legge fiscale collegato alla manovra con le misure in questo ambito è atteso sul tavolo del consiglio dei ministri lunedì o al massimo martedì.

PUBBLICITA’

PROGETTO ALBATROS SAFETY  www.progettoalbatros.net – Software 
per la valutazione dei rischi per la sicurezza sui luoghi di lavoro, nei cantieri e per la formazione dei lavoratori semplice e completo

VAI AL DOSSIER - Verso la manovra

Gualtieri: daspo commercialisti è fake news
Martedì il ministro del Pd in un’audizione davanti alle commissioni Finanze di Camera e Senato ha confidato: «Mi tocca ogni giorno smentire fake news, oggi quella sul “daspo” per i commercialisti: non esiste». E ancora: i commercialisti «sono una categoria molto importante, con cui contiamo di avere un rapporto molto proficuo come sulla questione degli Isa. Non considereremo sperimentali e facoltativi gli Isa, ma si adotteranno tutte le iniziative per assicurare la loro corretta applicazione».

Conte: favorevole a carcere per grandi evasori
Il 29 settembre il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervenendo alle “Giornate del lavoro”, l’iniziativa della Cgil a Lecce, aveva spiegato che la risposta dello Stato di fronte al sommerso «deve essere rapida e chi sbaglia paga. Siamo favorevoli a pene anche detentive per i casi di grave e conclamata evasione fiscale».

L’ennesimo chiarimento del ministro dell’Economia
Ancora una volta, e a distanza di giorni, Gualtieri è intervenuto per chiarire. Nell’audizione di martedì ha sottolineato che non sono allo studio misure di questo tipo. Niente carcere per gli evasori, dunque. Mentre, stando alla bozza del decreto legge fiscale circolata in queste ore, il Fisco procederà alla confisca di beni nel caso di condanna per evasione di imposte sui redditi e Iva. (FONTE)

About Mario Ferraioli 4038 Articles
MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.