DALL’INAIL SPECIFICHE DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI IN CANTIERI

A maggio di quest’anno è stata pubblicata la nuova guida INAIL per la gestione della salute e sicurezza sul lavoro nei cantieri edili (qui ne avevamo parlato), oggi approfondiremo il capitolo dedicato alla valutazione dei rischi nei cantieri edili.

 I cantieri, per tipologia di attività e per numero di persone e ditte coinvolte, sono considerati fra i luoghi di lavoro che presentano il più alto ed eterogeneo numero di rischi.

Nel Piano di Sicurezza e Coordinamento bisogna includere l’analisi dei rischi per ogni tipo di attività che verrà svolto e che potrebbe essere svolto all’interno del cantiere. Per ognuna di esse occorre indicare le procedure necessarie per garantire il rispetto di prevenzione e protezione dai rischi.

Il procedimento per la valutazione prevede:

  • individuazione dei pericoli presenti nel luogo di lavoro connessi all’esecuzione delle attività lavorative;
  • individuazione delle modalità di svolgimento delle diverse lavorazioni;
  • stima degli eventuali rischi specifici, in base alle classi di rischio. La stima del rischio deriva da una serie di fattori l’evidenziazione del rischio, il tempo di esposizione, l’esperienza dei lavoratori e la portata del provvedimento per ridurlo. La classificazione del rischio, invece, si calcola in base alla probabilità di accadimento di un infortunio e all’entità del danno che determinerebbe. Nel caso del cantiere è praticamente impossibile calcolare la probabilità di accadimento, poiché le variabili in gioco sono troppe e anche il ricorso a statistiche generali è poco applicabile, poiché il cantiere è e rimane un luogo di lavoro atipico, che non può essere messo a confronto con altri luoghi di lavoro piùtradizionali.

Tentando di creare uno schema dei rischi possibili in un cantiere abbiamo:

  • rischi riconducibili a carenze organizzative;
  • rischi dovuti alle interferenze tra diverse attività lavorative;
  • rischi specifici dell’attività lavorativa esaminata.

La compilazione del PSC serve a valutare le prime due categorie di rischi, mentre per i rischi specifici, è generalmente possibile utilizzare le banche dati esistenti, che riportano per ogni fase del lavoro le attrezzature da utilizzare, i rischi specifici e le misure di prevenzione e protezione da adottare. Solitamente per l’analisi dei rischi specifici in cantiere si adotta la metodologia a priori ovvero partendo da un possibile rischio connesso al lavoro, analizzando le circostanze che lo determinano.

La guida INAIL riporta anche una tabella , elaborata dal CPT di Torino e dall’INAIL, che riporta i principali rischi che si possono riscontrare in cantiere:

FISICI

  • Cadute dall’alto
  • Seppellimento, sprofondamento
  • Urti, colpi, impatti, compressioni
  • Punture, tagli, abrasioni
  • Vibrazioni
  • Scivolamenti, cadute a livello
  • Calore, fiamme (comprende il rischio di esplosione)
  • Freddo
  • Elettrici
  • Radiazioni non ionizzanti
  • Rumore
  • Cesoiamento, stritolamento
  • Caduta materiale dall’alto
  • Annegamento
  • Investimento
  • Movimentazione manuale dei carichi

CHIMICI

  • Polveri, fibre
  • Fumi
  • Nebbie
  • Getti, schizzi
  • Gas, vapori

CANCEROGENI

  • Bitume (Fumi, Gas, vapori)
  • Amianto

BIOLOGICI

  • Infezioni da microrganismi

Come abbiamo visto per la stima del rischio occorre tenere in considerazione due fattori:

Probabilità di accadimento

  • IMPROBABILI: l’esposizione dei lavoratori è ininfluente – probabilità remota e casuale che accada l’evento dannoso – facilià di prevenire l’evento dannoso.
  • POCO PROBABILI: esposizione minima al rischio – scarsa probabilità che accada l’evento dannoso – probabilità di prevenire l’evento dannoso.
  • PROBABILI: esposizione media/prolungata al rischio – probabilità o alta probabilità che accada l’evento dannoso – difficoltà o elevata difficoltà tecnica di prevenire l’evento dannoso.

Gravità del danno che potrebbe verificarsi

  • PATOLOGIA LIEVE : infortunio con inabilità temporanea di breve durata – malattia professionale con inabilità temporanea di breve durata.
  • PATOLOGIA MODESTA: infortunio con inabilità temporanea di media durata – malattia professionale con inabilità temporanea di media durata.
  • PATOLOGIA GRAVE: infortunio o malattia professionale che comporta una lunga assenza dal lavoro – infortunio con invalidità permanente – malattia professionale – morte.

A ogni fattore di rischio viene assegnato un valore di Indice di Attenzione (I.A.), variabile da 1 a 5 che,

combinato con probabilità e gravità offre una valenza di rischio. Fermo restando che l’analisi e la valutazione dei rischi devono seguire quanto stabilito dall’Allegato XV (Contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili) del DLgs 81/08.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.