DIRITTO ALLA “DISCONNESIONE” DEL LAVORATORE

Discussionee sul diritto alla “disconnessione” che metterebbe il lavoratore al riparo da chiamate e messaggi molesti

La questione potrebbe apparire di secondaria importanza, ma non lo è. Anche perché permette di approfondire una riflessione sui nuovi modi di lavorare e su come gli strumenti digitali che usiamo quotidianamente per portare a termine gli incarichi che ci vengono assegnati possano condizionare (per non dire danneggiare) la nostra vita privata. Il punto è stato sollevato in Francia dove il governo ha avviato la consultazione con i sindacati per il rinnovo del Codice del Lavoro. Tra le proposte sul tavolo, quella di dare forma al diritto di “disconnessione” che autorizzerebbe il lavoratore che esce dall’ufficio (o dalla fabbrica) a spegnere il telefonino e a non controllare più le email in arrivo.

disconnessione

Una sorta di diritto all’irreperibilità, che metterebbe finalmente i lavoratori al riparo da chiamate e messaggi molesti che non gli permettono mai di “staccare”. E di dedicarsi completamente alla cura della propria sfera privata. A insistere sul punto è stato Bruno Mettling, direttore delle risorse umane del gruppo di telecomunicazione Orange, che in un Rapporto intitolato “Trasformazione digitale e vita lavorativa”, ha sostanzialmente spiegato che quello alla disconnessione dovrebbe essere un diritto-dovere. “Esiste un rischio di sovraccarico cognitivo ed emozionale, con una sensazione di fatica e di eccitazione – ha spiegato Mettling – Subentra quindi la questione delle conseguenze psico-sociali”.Cosa vuol dire concretamente? Che il dipendente iper-connesso (ovvero quello tartassato dalle telefonate e dalle email di capo e colleghi) rischia non solo un esaurimento nervoso, ma anche di danneggiare l’azienda per cui lavora. Perché lo stress da iper-connessione potrebbe renderlo meno produttivo.

La questione – che in Italia non è mai stata affrontata – ha già suscitato animate discussioni in altre parti d’Europa. E ha prodotto, in alcuni casi, risultati interessanti. Quella di non rispondere a messaggi che arrivano dopo le 18 o durante i weekend è, ad esempio, una prassi già consolidata tra gli ingegneri che lavorano per il Syntec francese e anche tra i dipendenti della tedesca Wolkswagen, le comunicazioni professionali si interrompono di netto tra le 18.15 e le 7 del mattino successivo. Di lavoro, insomma, si parla solo in ufficio.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.