FATE ATTENZIONE ALLE FOTO DI BAMBINI CHE PUBBLICATE SU FACEBOOK: ecco dove finiscono…

 Facebook, Instagram e Twitter sono i social network più utilizzati al mondo. Anziani, adulti, giovani, ormai tutti ne fanno un uso spropositato. Gli aspetti positivi sono molteplici, ad esempio la possibilità di ricevere notizie in tempo reale, di abbattere qualsiasi tipo di barriera territoriale e di conoscere e spulciare nella vita degli artisti e dei VIP che più amiamo.

Al contempo, gli aspetti negativi ogni giorno di più sembrano aumentare. Crescono, infatti, il numero di dibattiti sulla tutela dei minori su Internet un campo che presenta molte difficoltà ed ostacoli.

Le notizie di molestie econversazioni tra minori e adulti con richieste esplicite da parte dei secondi, sono all’ordine del giorno. Ma cosa potrebbe accadere se il materiale pornografico fosse fornito proprio dai genitori? E’ la domanda che l’Australia’s Children’s eSafety, l’organismo australiano che ha il compito di monitorare la sicurezza dei minori online, si è posto.

No, non si tratta di foto oscene o nudi, ma di foto che ritraggono i vostri figli mentre studiano, mentre sono alparco a giocare o mentre sono all’allenamento di calcio. Immagini innocenti che in realtà sono oggetto di siti pedo- pornografici. L’indagine ha rivelato che il 50% del materiale è fornito dai profili Facebook e Instagram dei genitori trafugati proprio da questi soggetti. Non solo, le foto catalogate dai pedofili, oltre ad aver ricevuto milioni di visualizzazioni, sono oggetto di scambio tra gli utenti che non risparmiano commenti forti ed espliciti, che l’etichettano con titoli macabri e da brivido e che affermano di aver trafugato i profili dei genitori sui social network.

Mamme e papà, per quanto voi possiate pensare che le vostre foto siano del tutto innocue, sappiate che per questi soggetti,  sono un tesoro incommensurabile. Cosa potete fare per evitare tutto questo? Non pubblicate nessun tipo diimmagine o foto, anche se a voi possa sembrare la foto più innocente del mondo o desideriate ardentemente condividere con tutti i vostri amici quel dato momento.

Oppure limitate la visibilità a parenti e amici stretti avvertendoli di questo pericolo, in quanto nel caso in cui uno solo di questi pubblicasse la foto nel suo profilo pubblico avrà reso vano il tentativo di tutela.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.