Le rivelazioni di un ispettore sanitario: “Vi dico cosa c’è nelle cucine dei ristoranti”

Un ispettore sanitario racconta le sue avventure nelle cucine dei ristoranti che ha controllato durante la sua carriera

“Blatte, grasso e sporcizia. Ho trovato di tutto”. Un ispettore sanitario racconta le sue avventure nelle cucine dei ristoranti che ha controllato durante la sua carriera.

E così alza il velo su quel mondo che si cela dieto i tavoli dei ristoranti e che spesso i clienti non possono vedere. “Giravo di ristorante in ristorante per circa 300 giorni all’anno e ispezionavo due o tre locali al giorno. Ogni mattina salivo – racconta a Vice – in macchina, guidavo fino al ristorante e verso le otto-otto e mezza bussavo alla porta sul retro del locale di turno. Per via delle frequenti rapine, molte di quelle porte erano provviste di uno spioncino attraverso in quale l’impiegato che veniva ad aprirmi mi vedeva arrivare con il mio camice bianco, la mia torcia e il mio termometro. Chiunque ci fosse dall’altra parte, esclamava sempre, “Merda”. Poi parla dei controlli: “Una delle cose che mi piaceva più era dirigermi subito verso la postazione dove il personale avrebbe dovuto lavarsi le mani e disegnare una X sul primo tovagliolino di carta all’interno del distributore. Dopo pranzo tornavo a vedere se la X c’era ancora. Spesso era ancora lì, il che significava che nessuno era ancora andato a lavarsi le mani”.

E ancora: “Una volta stavo ispezionando il ristorante di una catena che ci aveva affidato anche la disinfestazione dei suoi locali. Ho visto degli scarafaggi e non riuscivo a capire da dove venissero. Conoscevo un ragazzo che per lavoro si occupava di disinfestazione, così l’ho chiamato e gli ho chiesto di venire ad aiutarmi. È arrivato e si è diretto subito verso la macchinetta per i gelati, e mi ha detto, “Mi serve un aspirapolvere, subito.” Ha aperto il retro della macchinetta e ne sono uscite valanghe di scarafaggi. Ce n’erano tantissimi, e si mangiavano tra loro. Mi ha spiegato che la macchina per i gelati è il luogo perfetto per gli scarafaggi è umido, caldo e c’è molto cibo. Ecco perché li si trova sempre lì”. Infine parla di altri problemi, forse leggermente meno disgustosi: “Ma ci sono anche altri problemi, meno disgustosi, che sono piuttosto frequenti. Molte lavastoviglie hanno temperature fuori dalla grazia di Dio. La gente le fa partire senza il detersivo o il sapone, perciò i clienti mangiano da piatti sporchi”.


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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.