Mai più un altro Cecil: l’ONU vota una risoluzione

 Mentre non si placa l’ondata di rabbia e indignazione contro l’uccisione del leone Cecil, il simbolo del parco nazionale Hwange, nello Zimbabwe da parte di un dentista americano amante dei safari, l’ONU ha approvato una risoluzione contro il traffico di fauna selvatica, una presa di posizione che apre la via a una serie di misure per combattere il bracconaggio e il commercio illegale.
A farsi promotori di questa risoluzione, poi sostenuta da altri 70 Paesi, sono stati il Gabon e la Germania. Anche l’Italia era schierata a favore. Sebbene questa risoluzione non sia vincolante da un punto di vista giuridico, invita tutte le nazioni a…

“fare passi decisivi a livello nazionale per prevenire, combattere ed eradicare il commercio illegale di fauna selvatica”.

Con questa risoluzione vedremo una serie di rafforzamenti dei processi giudiziari e nuovi poteri e risorse per le forze dell’ordine a livello internazionale, oltre a una serie di iniziative per coinvolgere in modo più attivo popoli locali e governi nelle aree di caccia contro il traffico illecito, aiutando i Paesi coinvolti a trarre beneficio dalle risorse naturali nei loro confini.
Uno dei passi più concreti è il fatto che a partire dal 2016, il segretario generale dell’ONU dovrà presentare una relazione annuale in merito ai crimini contro la fauna selvatica per controllare cosa stia accadendo e come la comunità internazionale si stia muovendo per contrastare questa piaga.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.