Sicurezza sul lavoro: in arrivo il braccialetto elettronico per proteggere gli operai da eventuali incidenti

Un braccialetto elettronico che sarà in grado di proteggere gli operai a lavoro nei cantieri e sensori per bloccare le macchine in situazioni di pericolo per i lavoratori stessi. Si tratta di una nuova idea che proprio in questi giorni parte in forma sperimentale in alcuni cantieri bresciani. La sicurezza sul lavoro prima di tutto.

Sicurezza sul lavoro: il braccialetto elettronico per gli operai

La sicurezza sul lavoro è davvero importante. Per questo motivo si studiano continuamente nuove tecnologie, in modo che la salute e la vita stessa dei lavoratori sia tutelata. A tal proposito è in arrivo un braccialetto elettronico in grado di proteggere gli operai nei cantieri. Lavorare nei cantieri può diventare pericoloso, basti pensare ai tanti incidenti che ogni anno vedono vittime muratori ed operai.

La Regione Lombardia ha preso di petto la questione sicurezza sul lavoro, e grazie anche alla Camera di Commercio di Brescia ha avviato il progetto connesso al braccialetto elettronico salva vita. Si tratta di un dispositivo di ultima generazione, in grado di monitorare lo stato fisico del lavoratore ed il grado di rischio dell’ambiente lavorativo. Il dispositivo elettronico è dunque in grado di raccogliere alcuni parametri di carattere individuale ed ambientale, trasmettendoli in tempo reale. Il tutto per rendere il lavoro nei cantieri e non solo, il più sicuro possibile.

Sicurezza sul lavoro: parte la sperimentazione del progetto

Il progetto connesso alla sicurezza sul lavoro tramite un dispositivo elettronico di ultima generazione, è stato elaborato dalla Camera di Commercio di Brescia, precisamente dall’Ente Sistema edilizia Brescia (Eseb) in collaborazione con l’Università degli studi di Brescia e l’Università di Verona. La stessa Regione ha preso di petto il problema connesso alla sicurezza sul lavoro, finanziando il progetto e facendone partire la sperimentazione presso alcuni cantieri nel bresciano. Tale sperimentazione continuerà fino il 30 giugno 2020 e si fonda sull’uso di un dispositivo elettronico, indossato dagli operai, in grado di rilevare dati individuali (connessi allo stato fisico del lavoratore) ed ambientali (valutando il grado di rischio dell’ambiente stesso).

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Il braccialetto elettronico ed il suo funzionamento

Come gli addetti ai lavori ci spiegano, il dispositivo elettronico raccoglie due tipi di parametri, quelli fisiologici e quelli ambientali. Nello specifico, il braccialetto è in grado di raccogliere informazioni sui lavoratori come: il ritmo e la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa, la frequenza respiratoria, la quantità di ossigeno e di glucosio presente nel sangue, la temperatura, il livello di stress, le calorie bruciate e tanto altro.

Dall’altra parte, tale dispositivo è capace di rilevare parametri ambientali come: la qualità dell’aria, eventuali perdite di gas, la pressione barometrica, l’illuminazione, la temperatura, l’umidità ecc. Il terzo step consiste nel rilevamento della prossimità e geo-localizzazione, il tutto con dispositivi di protezione.

Passo davvero importante, in quanto, la maggior parte degli incidenti sui cantieri, sono dovuti alla presenza di operai in zone pericolose, oppure in prossimità di macchinari all’opera, in zone con rischio di caduta e con dispositivi di sicurezza applicati sia ai macchinari che agli operai, non sufficienti. Creare congegni in grado di connettere uomini e macchine, può permettere un migliore controllo del macchinario, bloccandolo automaticamente in situazioni di rischio.

Sicurezza sul lavoro con dispositivi in grado di assicurare il rispetto della privacy

Se da una parte la tecnologia fa passi da gigante, attraverso strumenti in grado di poter rilevare ogni minimo dato e movimento, dall’altra parte sorge spontaneo il problema legato alla privacy. Sicuri e salvi sì ma senza mettere a rischio il rispetto della privacy stessa di ogni individuo e lavoratore. Tuttavia, gli ideatori del braccialetto elettronico, rassicurano tutti, affermando che il rispetto della privacy non è assolutamente a rischio, ma sarà garantito e tutelato. Il progetto in via sperimentale è comunque aperto a mutamenti e perfezionamenti. Tutto studiato in modo che la priorità sia quella di tutelare la vita, la salute ed il benessere umano, soprattutto sul lavoro. (fonte)


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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.