TERREMOTO: esenzioni su imposte e contributi. Zona franca per le imprese

macerataMacerata, 8 agosto 2017 – Esenzione dalle imposte sui redditi, dall’imposta regionale sulle attività produttive e dall’imposta municipale propria. Poi esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali sulle retribuzioni da lavoro dipendente. Prende forma la «zona franca urbana»istituita nei mesi scorsi dal governo Gentiloni: il ministero dello Sviluppo economico ha infatti pubblicato nei giorni scorsi una circolare nella quale vengono messi nero su bianco termini e modalità di presentazione delle domande per sfruttare le agevolazioni fiscali pensate per le imprese del cratere del terremoto.

Le agevolazioni – chiarisce il ministero – saranno riconosciute solo per i periodi di imposta 2017 e 2018, con una serie di paletti. I benefici sono rivolti alle imprese che svolgono la propria attività o che la avviano entro il 31 dicembre 2017 nei comuni del cratere (la misura riguarda anche Macerata città). Per accedere agli aiuti, poi, le imprese e i titolari di reddito da lavoro autonomo devono dimostrare di aver subito, a causa del terremoto, una riduzione del fatturato pari ad almeno il 25% (rispetto all’anno precedente) nei periodi che vanno dal primo settembre al 31 dicembre 2016 e dal primo febbraio al 31 maggio 2017.

La prima agevolazione è l’esenzione dall’imposta sui redditi: è limitata al reddito derivante dall’attività svolta all’interno del territorio della zona franca urbana, fino a concorrenza dell’importo di 100mila euro per ciascuno dei due periodi d’imposta (2017 e 2018). Il tetto di 100mila euro è maggiorato di 5mila euro, per ciascun periodo d’imposta, per ogni nuovo dipendente residente nel cratere e assunto a tempo indeterminato. Se l’impresa svolge la sua attività anche fuori della zona franca, dovrà tenere una contabilità separata.

La seconda misura riguarda l’imposta regionale sulle attività produttive: per ciascuno dei due periodi d’imposta, è esentato il valore della produzione netta fino a 300mila euro. Il terzo bonus è legato all’imposta municipale propria: per gli immobili all’interno della zona franca scatta l’esenzione dell’imposta municipale. Ultimo capitolo, i contributi previdenziali e assistenziali: l’esonero (esclusi i premi per l’assicurazione obbligatoria infortunistica) riguarda i dipendenti assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato o con contratto di almeno un anno.

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese (di qualsiasi dimensione) e i titolari di reddito di lavoro autonomo. Le imprese devono dimostrare che la loro sede principale è all’interno della zona franca, attraverso il certificato camerale. I lavoratori autonomi devono, invece, aver dato comunicazione della loro attività all’Agenzia delle entrate. Per accedere alle esenzioni, i richiedenti non dovranno essere in liquidazione volontaria né sottoposti a procedure concorsuali.

La circolare del ministero chiarisce poi quali sono le risorse sul piatto: 190.610.000 euro per il 2017, 164.346.00 per il 2018 e 138.866.000 per il 2019. Ogni impresa potrà beneficiare di agevolazioni fino a 2000mila euro (100mila nel caso di imprese attive nel settore del trasporto merci su strada per conto terzi e 15mila nel caso di aziende agricole). Le cifre destinate a ciascun beneficiario saranno calcolate ripartendo le risorse disponibili tra tutti i soggetti ammissibili. Le domande vanno inoltrate per via telematica (attraverso una piattaforma attiva sul sito www.mise.gov.it) nella finestra di tempo che va dalle 12 del 23 ottobre alle 12 del 6 novembre 2017. (Fonte)

About Mario Ferraioli 4038 Articles
MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.