AMBIENTE – Il Ministero dell’Ambiente si prepara alla firma del Decreto End of Waste, una mossa epocale per la gestione dei rifiuti inerti

Il Ministero dell’Ambiente sta per compiere un passo significativo nel campo della gestione dei rifiuti con la firma imminente del Decreto End of Waste, un documento che promette di rivoluzionare le pratiche di gestione dei materiali inerti. La Viceministra dell’Ambiente, Vannia Gava, ha reso noto questo importante sviluppo giovedì scorso durante un evento presso l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili (Ance), focalizzato sulle ultime novità nel campo ambientale.

Secondo la Viceministra Gava, il Decreto End of Waste promette “grandissimi miglioramenti”, semplificando e ampliando le possibilità di riutilizzo dei materiali inerti, con l’obiettivo di ridurre l’uso delle discariche e promuovere l’economia circolare. Questo provvedimento, ha sottolineato, è stato elaborato attraverso un processo consultivo che ha coinvolto diversi attori del settore e ha tenuto conto degli effetti sul campo, al fine di risolvere eventuali criticità.

Il Decreto End of Waste: una panoramica sulle sue disposizioni

Il Decreto End of Waste regolerà la gestione e il recupero dei rifiuti inerti derivanti dalle attività di costruzione, demolizione e attività minerarie. L’obiettivo principale è quello di riqualificare questi materiali affinché possano essere riutilizzati sul mercato, ampliando le possibilità di impiego.

Questo nuovo decreto correggerà le lacune del precedente Decreto End of Waste (DM 152/2022), ampliando le applicazioni dei materiali inerti e introducendo requisiti più specifici a seconda delle finalità di riutilizzo. Secondo il Ministero dell’Ambiente, questa revisione consentirà di gestire un maggior flusso di rifiuti provenienti dal settore delle costruzioni e delle demolizioni, riducendo così l’impatto ambientale.

Le richieste di semplificazione da parte dell’Ance

All’interno dell’evento, rappresentanti dell’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili (Ance) hanno espresso apprezzamento per i progressi compiuti dal Ministero dell’Ambiente e hanno sollevato la questione delle ulteriori semplificazioni necessarie nel settore delle costruzioni.

Silvia Ricci, Vicepresidente per la Transizione Ecologica dell’Ance, e Piero Petrucco, Vicepresidente per il Centro Studi, hanno ringraziato la Viceministra Gava per il miglioramento dei rapporti istituzionali e hanno sottolineato l’importanza di ulteriori semplificazioni normative per favorire l’economia circolare e sostenere gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Secondo la Vicepresidente Ricci, questo cambio di passo rappresenta un importante progresso nel rapporto tra istituzioni e operatori del settore delle costruzioni, con risultati tangibili sotto forma di miglioramenti normativi e semplificazioni procedurali.

In conclusione, la Vicepresidente Ricci ha ribadito l’impegno del settore delle costruzioni nel contribuire alla transizione verso un’economia più sostenibile, esprimendo la volontà di continuare a collaborare con il Ministero dell’Ambiente per affrontare le sfide future.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.