SALUTE – Rischi a Lungo Termine delle E-Cigarette: Nuove Evidenze da uno Studio sull’Università di Innsbruck

Un recente studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Cancer Research ha portato alla luce una serie di mutazioni del DNA associate al processo di carcinogenesi sia nei fumatori di sigarette tradizionali che nei consumatori di sigarette elettroniche. Pur non dimostrando una correlazione diretta tra l’uso delle e-cig e lo sviluppo del cancro, le scoperte indicano una serie di alterazioni genetiche simili in entrambi i gruppi di fumatori, potenzialmente predisponendoli a un aumento del rischio di tumore ai polmoni nel lungo termine.

L’Indagine e le Implicazioni Epigenetiche Lo studio, condotto presso l’Institute for Women’s Health dell’Università di Innsbruck, ha esaminato gli effetti epigenetici del tabacco e delle sigarette elettroniche su oltre 3.500 campioni biologici prelevati da saliva, sangue e cellule cervicali. L’obiettivo era comprendere il ruolo del fumo sulle modifiche della metilazione del DNA, sia nelle aree direttamente esposte (come la cavità orale) che in quelle più remote. La dottoressa Chiara Herzog, autrice principale dello studio, spiega che le modifiche epigenetiche possono essere influenzate da una serie di fattori ambientali e comportamentali, tra cui lo stile di vita, l’invecchiamento e l’esposizione a sostanze chimiche. Queste modifiche possono avere un impatto significativo sulla suscettibilità ai tumori e altre malattie.

Conclusioni e Implicazioni per la Salute Pubblica L’analisi ha rivelato alterazioni genetiche simili nei fumatori tradizionali e nei consumatori di sigarette elettroniche, suggerendo un potenziale rischio di sviluppare tumori ai polmoni nel lungo periodo. Tuttavia, è importante sottolineare che le e-cig e le sigarette tradizionali non sono privi di rischi, come dimostrato da studi precedenti che hanno evidenziato la presenza di sostanze dannose nell’aerosol delle e-cig e gli effetti negativi misurabili sulle cellule polmonari.

Il Dottor Roberto Boffi, responsabile dell’Unità di Pneumologia e del Centro Antifumo presso l’Istituto Nazionale Tumori di Milano, sottolinea che, nonostante le e-cig e i prodotti da tabacco riscaldato siano relativamente recenti sul mercato, è importante considerare la loro potenziale pericolosità a lungo termine. L’assenza di dati a lungo termine e la possibilità che i giovani consumatori di e-cig possano passare alle sigarette tradizionali rappresentano ulteriori preoccupazioni per la salute pubblica.

In conclusione, le e-cig e i prodotti alternativi al tabacco possono presentare rischi significativi per la salute, e ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere appieno le loro implicazioni a lungo termine. È fondamentale educare il pubblico sui pericoli associati all’uso delle e-cig, in particolare tra i giovani, e implementare politiche pubbliche mirate a regolare l’accesso e promuovere una prevenzione efficace contro il tabagismo in tutte le sue forme.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.