Serve un patto su salute e sicurezza: “Basta stragi sul lavoro”

Mobilitazione unitaria dei sindacati Cgil, Cisl e Uil in tutte le piazze della provincia. Anche a Ferrara lanciato un messaggio alle istituzioni

“Basta stragi nei luoghi di lavoro, basta morire di lavoro”, questo il motto che ha accompagnato Cgil, Cisl, Uil in tutte le piazze della provincia di Ferrara con una mobilitazione che “vuole fermamente riportare al centro delle politiche ad ogni livello, i temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, come si può leggere nella nota diffusa dai sindacalisti che dopo le manifestazioni della mattinata si sono riuniti in piazza Trento e Trieste con un centinaio di persone e davanti a una trentina di sagome bianche stese sul listone. I tre rispettivi segretari, Cristiano Zagatti, Bruna Barberis e Massimo Zanirato hanno letto le loro proposte condivise per un ‘Patto per la salute e la sicurezza sul lavoro’ al fine di lanciare un deciso messaggio a tutte le istituzioni.

“Un messaggio di civilizzazione e rispetto – afferma Zagatti –. Un Paese che si definisce civile deve fermare le morti sul lavoro”.

Tale patto “deve inserirsi – incalza Zanirato – all’interno e in coerenza di un quadro pluriennale determinato dalla ‘Strategia Nazionale di Prevenzione e Protezione’, assente da sempre nel nostro Paese ma richiesta insistentemente negli anni dalle organizzazioni sindacali, e che deve definire in maniera chiara gli obiettivi, gli interventi, le misure di tutela da porre in essere in coerenza con la strategia quinquennale europea, allineandosi al modello comunitario”.

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Tre sono gli assi su cui si deve intervenire, a partire dalle istituzioni e gli organismi nazionali per i quali occorre “finanziare – spiega Zanirato – il programma pluriennale, con finanziamenti mirati del Pnrr e dei fondi europei e nazionali per la coesione. Concedere finanziamenti alle imprese, varare il modello della qualificazione delle imprese e della patente a punti, rendere pienamente operativi gli organismi nazionali competenti alla Ssl (Sicurezza sul lavoro, ndr), investire tramite l’Inail risorse sulla ricerca, garantire l’accesso all’anagrafe di Rls/Rlst (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ndr) e inserire nei programmi scolastici la materia della Ssl”.

Altro punto fondamentale del documento è quello riguardante i contesti lavorativi per i quali è necessario “assicurare – afferma Barberis – l’informazione, la formazione e l’addestramento come diritti fondamentali ed esigibili di ogni lavoratrice e lavoratore in modo da non andare mai al lavoro senza una preparazione e un addestramento adeguati erogati da enti di formazione accreditati e certificati”, pertanto è necessario “introdurre l’obbligo di formazione per i datori di lavoro” oltre che “dare nuovo impulso al ruolo della rappresentanza, promuovere e rafforzare la contrattazione come strumento fondamentale per declinare la misure di prevenzione e protezione al contesto lavorativo, garantire pieno accesso dei Rlst ai luoghi di lavoro e introdurre il divieto di contratti di appalto al massimo ribasso”.

Infine l’ultimo asse è quello degli attori della prevenzione, organi di vigilanza “i quali – dice Zagatti – devono effettuare una campagna straordinaria di controlli in ogni azienda, da rendere poi costante nel tempo e abituale”. Altresì importante è “generalizzare e rafforzare il ruolo della rappresentanza in tutti i contesti e settori lavorativi per garantire a ogni azienda Rls/Rlst regolarmente eletti o designati, garantire appieno lo svolgimento del ruolo del medico competente e rafforzare le competenze e la formazione dei Rspp (Responsabili del servizio di prevezione e protezione, ndr) e garantire una partecipazione effettiva e costante dei Rls/Rlst al sistema di prevenzione aziendale”.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.