In Italia, il Governo ha deciso di ridurre le ore di formazione sulla sicurezza lavorativa. Ma è davvero una mossa che garantisce la massima sicurezza sul posto di lavoro?
La Riduzione delle Ore di Formazione
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è in procinto di approvare l’accordo Stato-Regioni che prevede una significativa riduzione delle ore di formazione sulla sicurezza. Sebbene passata in sordina, questa decisione ha impatti rilevanti. Mentre la formazione generale rimarrà di quattro ore per tutti i lavoratori, quella specifica subirà un taglio. Secondo l’accordo Stato-Regioni del dicembre 2011, per coloro con rischio medio erano previste otto ore di formazione, mentre per i settori ad alto rischio se ne prevedevano ben dodici. Ora, invece, tutti i lavoratori avranno a disposizione sei ore di formazione specifica, indipendentemente dalla fascia di rischio a cui appartengono.
Le Critiche della FLP
Marco Carlomagno, segretario di FLP (Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche), non risparmia critiche a questa decisione: “La gravità della situazione, che segna oltre 450 incidenti sul lavoro solo nel 2023, avrebbe dovuto comportare una scelta del tutto diversa, cioè implementare questi percorsi anziché ridurli”. La questione non si esaurisce però con la riduzione delle ore di formazione. La FLP solleva anche dubbi sull’implementazione della formazione a distanza per tutte le attività e sull’obbligo che spetta unicamente all’impresa aggiudicataria, escludendo così le subappaltanti, che sono la maggioranza nei settori edilizi e delle infrastrutture logistiche.
Gli Ispettori del Lavoro: Una Situazione Critica
Un altro aspetto cruciale è quello degli ispettori del lavoro. Che ruolo hanno? Quanto sono attrezzati? È giusto ricordare che anch’essi sono lavoratori con diritti e necessità. L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), l’agenzia governativa responsabile del controllo e dell’implementazione delle normative sulla sicurezza sul lavoro, soffre di una grave carenza di personale e risorse. “Organici dimezzati rispetto al fabbisogno, pochi mezzi a disposizione per le attività esterne e stipendi tra i più bassi di tutte le Pubbliche Amministrazioni”, precisa Carlomagno. La situazione è così critica che il personale è giunto a scioperare e le organizzazioni sindacali hanno dichiarato lo stato di agitazione con il blocco delle attività.
Un Appello Ignorato
L’importanza di un’adeguata formazione e della consapevolezza nel prevenire gli incidenti sul lavoro è evidente, eppure sembra essere passata in secondo piano. Le recenti tragedie sul lavoro sottolineano l’urgenza di investire nella sicurezza dei lavoratori.
Per questo, la FLP chiede un intervento immediato della Presidente del Consiglio e della ministra del Lavoro per modificare l’accordo in fase di esame in Conferenza Stato-Regioni. È necessario garantire il riconoscimento delle indennità al personale dell’INL e investire adeguatamente in un settore fondamentale per la tutela del lavoro e della sua sicurezza. Le morti e gli incidenti sul lavoro non sono tollerabili in un Paese come il nostro, e richiedono un intervento immediato.