Green Pass, nuovo Dpcm in arrivo: ecco quando si userà

Green Pass per eventi, mezzi pubblici, ristoranti al chiuso. In questi giorni si sta discutendo molto della “via italiana al green pass“, un uso esteso del pass verde nel nostro Paese dopo che anche la Francia ha introdotto nuove misure per rinforzare la campagna di vaccinazione puntando sugli indecisi.

La minaccia della variante Delta ha reso infatti necessario lo studio di nuove misure per il contenimento dei contagi, che stanno tornando ad aumentare in tutti i Paesi europei. Sono diverse le proposte sul tavolo, da un uso esteso del Green Pass alla modifica delle regole per il rilascio dello stesso.

La conferenza delle regioni convocata per il pomeriggio di oggi 21 luglio, per discutere delle nuove regole d’uso del green pass, con la questione dei ristoranti al chiuso che vede l’ostilità di alcune forze politiche come la Lega. Quasi certo è l’uso per mezzi a lunga percorrenza, cinema, piscine e palestre.

I dettagli saranno messi a punto anche grazie al confronto con i presidenti di regione, ma la linea di Palazzo Chigi è quella di lasciare aperte il più possibile le attività e soprattutto evitare che, dove la curva epidemiologica sale, si vada in fascia gialla.

Novità dovrebbero inoltre arrivare dai criteri utilizzati per il passaggio o la permanenza delle Regioni nelle diverse zone, bianca, gialla, arancione e rossa. Vediamo nei prossimi paragrafi tutte le novità sulle quali il governo è al lavoro e che dovrebbero arrivare presto, si attendono la cabina di regia, la Conferenza Stato-Regioni, e un Consiglio dei Ministri che dovrebbe varare le nuove regole.

Green Pass: locali, mezzi pubblici, cinema

Da inizio agosto in Francia il Green Pass sarà obbligatorio per bar, ristoranti, centri commerciali, ma anche per aerei, treni, pullman di lunga percorrenza e strutture mediche. Questa iniziativa ha portato a un boom di prenotazioni per la somministrazione del vaccino, circa un milione in 24 ore.

La misura è stata vista con favore dal commissario straordinario e da alcuni esponenti della maggioranza, per i quali potrebbe rappresentare un incentivo alla vaccinazione per gli indecisi, sulla falsa riga di quanto accaduto in Francia. Di un uso esteso del Green Pass si è discusso molto sia al Ministero della Salute e nel Comitato Tecnico Scientifico.

Lega e Fratelli d’Italia si dicono contrari a un uso troppo esteso del green pass. La proposta della Lega è di utilizzarlo per aprire gli stadi con capienza al 100%, mentre è fortemente osteggiata l’ipotesi del certificato verde per i ristoranti.

Proprio la questione dei ristoranti rappresenta un punto di discussione all’interno della maggioranza: se come detto in precedenza c’è una forte opposizione all’uso allargato del pass anche in questo contesto, un punto di convergenza potrebbe essere rappresentato dall’estensione solo per i ristoranti al chiuso e in base alla criticità della zona. Dovrebbe però diventare necessario per i mezzi pubblici, soprattutto quelli a lunga percorrenza come treni e aerei, per palestre e piscine, cinema, teatri. Ipotesi green pass anche per le discoteche, sulla cui riapertura il Governo non si è ancora espresso dopo il parere favorevole del CTS, e per concerti ed eventi culturali.

Su queste proposte vi sono comunque dei dubbi dati da una possibile incostituzionalità e dai problemi legati alla privacy. Le nuove misure dovranno quindi essere attentamente ponderate.

Green Pass: solo dopo la seconda dose

Tra le possibili misure per arginare l’aumento dei contagi rientra anche la possibilità di spostare il rilascio del Green Pass al completamento del ciclo vaccinale. In questo momento, ricordiamo, il Green Pass in Italia viene rilasciato 15 giorni dopo la somministrazione della prima dose. Secondo il report del Governo, gli italiani che hanno completato il ciclo vaccinale sono oltre 27 milioni.

Nuovi criteri per la Zona Gialla

Altre misure in questo momento sul tavolo del Governo riguardano la revisione dei criteri per il passaggio o la permanenza nelle diverse Zone di rischio. Con l’arrivo della variante Delta e l’aumento della popolazione vaccinata un aumento di casi positivi non si traduce in un aumento dei ricoveri.

Per questo motivo le Regioni hanno chiesto la revisione dei parametri che in questo momento vedono come criterio principale l’incidenza dei nuovi casi ogni 100.000 abitanti. La richiesta è di dare meno peso ai nuovi casi e più peso ai tassi di occupazione dei posti negli ospedali e nelle terapie intensive. Si andrebbe in Zona Gialla con un’occupazione delle terapie intensive superiore al 5% dei posti letto a disposizione in Regione e con quella dei reparti ordinari superiore al 10%.

Mascherina e stato di emergenza

L’ordinanza del Ministro Speranza sullo stop alle mascherine all’aperto resterà in vigore fino al 31 luglio. La stessa data vede in questo momento anche la fine dello stato di emergenza.

Per quanto riguarda lo stop all’obbligo alle mascherine all’aperto si sta valutando sia una proroga che una sospensione, tutto dipenderà dall’andamento della curva epidemica in queste settimane.

Praticamente certa è invece la proroga dello stato di emergenza, la pandemia è ancora in corso e le varianti preoccupano il governo. In questo caso, si valuta una proroga almeno fino alla fine di ottobre, se non fino al 31 dicembre 2021. Si attendono quindi le nuove decisioni dell’esecutivo.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.