Le mutazioni socio-economiche, come l’invecchiamento demografico e il fenomeno migratorio, insieme alle trasformazioni nel mondo del lavoro, quali lo sviluppo tecnologico e la frammentazione delle catene produttive, stanno radicalmente influenzando le condizioni lavorative e il rischio per i lavoratori.
Tale riflessione emerge dalla recente conferenza tenutasi a Milano il 29 gennaio 2024 dal titolo “Le Prospettive del Medico del Lavoro: Salute e Lavoro oltre il Giudizio di Idoneità”. Il convegno non solo ha esaminato varie tematiche legate all’evoluzione della medicina del lavoro, ma ha anche presentato alcune proposte di modifica del D.Lgs. 81/2008 riguardanti il ruolo del medico competente e la sorveglianza sanitaria.
Un punto cruciale, trattato nell’intervento dal titolo “Le proposte di modifica della normativa e il tavolo tecnico del ministero del lavoro” a cura di Piero Patanè, Presidente di ANMA (Associazione Nazionale Medici d’Azienda e Competenti), riguarda le revisioni proposte nel 2023 durante tavoli tecnici istituiti dal Ministero del Lavoro. Tali incontri hanno mirato a esaminare le proposte di riforma e a promuovere azioni di sicurezza sul lavoro, cercando di apportare modifiche al D.Lgs. 81 senza stravolgere la sua struttura, ma concentrandosi su aspetti facilmente attuabili.
Le proposte di modifica si articolano su diversi ambiti, tra cui la valutazione dei rischi, la sorveglianza sanitaria e la nomina del medico competente. In particolare, si suggerisce di considerare anche le disabilità dei lavoratori nell’ambito della legislazione, oltre a modificare la nomina del medico competente per evitare la sua marginalizzazione e stabilire scadenze più ragionevoli per le visite mediche.
Altri temi affrontati includono la partecipazione del medico competente alla valutazione dei rischi sin dall’inizio, la necessità di una circolare esplicativa sul concetto di scadenza delle visite mediche, e il ruolo del medico coordinatore.
Ulteriori proposte si concentrano sulle esigenze specifiche dei lavoratori stagionali e dei lavoratori con contratti flessibili, nonché sulla necessità di valutare i rischi psicosociali e la salute mentale dei dipendenti.
In sintesi, il panorama delineato durante il convegno suggerisce una serie di modifiche legislative e pratiche per adattare la medicina del lavoro alle sfide attuali, riflettendo l’attenzione crescente verso la salute e la sicurezza dei lavoratori in un contesto in continua evoluzione.
