TECNOLOGIA – Europa all’Avanguardia: Approvato l’AI Act per Regolare l’Intelligenza Artificiale

Il 13 marzo 2024 segna una pietra miliare nell’arena tecnologica europea con l’approvazione dell’AI Act, il regolamento globale che ridefinisce il panorama dell’intelligenza artificiale (IA). Con un’affermazione schiacciante di 523 voti a favore, 46 contrari e 49 astenuti, l’Unione Europea ha stabilito un nuovo standard normativo, ponendosi in cima alla classifica delle potenze mondiali che regolamentano questa tecnologia rivoluzionaria.

Dopo un impegno di tre anni, che ha avuto inizio con la proposta della Commissione Europea nell’aprile 2021, il regolamento si prepara ora per la pubblicazione ufficiale sulla Gazzetta Ufficiale, completando così il suo percorso verso la piena operatività. Questa legislazione ambiziosa mira a conciliare l’accelerazione tecnologica con la protezione dei diritti fondamentali, fornendo un modello universale per la governance dell’IA.

Il campo di applicazione dell’AI Act è vasto e comprende lo sviluppo, la distribuzione e l’utilizzo di sistemi di IA all’interno dell’UE, con implicazioni anche per i fornitori non europei il cui software è utilizzato nel territorio dell’Unione. Tuttavia, sono esclusi gli impieghi a fini militari, di difesa o di sicurezza nazionale, così come la ricerca scientifica e l’utilizzo non professionale dei sistemi.

Una delle pietre miliari della normativa è la classificazione dei sistemi di IA in base al rischio associato, con requisiti e obblighi proporzionati. Sono vietati specifici utilizzi come la polizia predittiva, il social scoring, il riconoscimento delle emozioni in contesti educativi o lavorativi e la raccolta di dati tramite scansioni facciali.

Inoltre, sono previste rigorose procedure e regole per i sistemi ad alto rischio, con un’enfasi particolare sulla salute, la sicurezza e i diritti fondamentali degli individui. Questi sistemi dovranno superare una valutazione di conformità prima di essere commercializzati, garantendo così la loro affidabilità e sicurezza.

L’AI Act promuove l’innovazione attraverso l’istituzione di sandbox regolatorie e facilita l’adeguamento per le PMI e le startup. La trasparenza è un altro aspetto chiave, con obblighi specifici per i chatbot e i sistemi di IA generativa, al fine di garantire che gli utenti siano consapevoli di interagire con una macchina.

Per quanto riguarda le violazioni, sono previste sanzioni severe che possono arrivare fino a 35 milioni di euro o al 7% del fatturato mondiale annuo totale dell’impresa responsabile, a seconda di quale sia il maggiore.

L’entrata in vigore dell’AI Act è prevista per la fine di maggio 2024, con una graduale implementazione delle varie disposizioni. La risposta generale all’approvazione è stata estremamente positiva, con molti che vedono in questa legislazione un passo avanti significativo per l’Europa nella regolamentazione dell’innovazione tecnologica, garantendo al contempo la protezione dei diritti e la promozione della creatività.

Con l’AI Act, l’Europa si posiziona come leader nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale, offrendo un modello che bilancia innovazione e tutela dei diritti, destinato a diventare un punto di riferimento a livello mondiale.

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MARIO FERRAIOLI - Nel '94 fondo lo STUDIO ALBATROS, informatico e consulente aziendale sono autore di un software gestionale per la sicurezza sul lavoro e nei cantieri sviluppato in Intelligenza Artificiale.